Vibo Valentia. Maxi truffa ai danni dell’Inps scoperta dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia. Al termine di una complessa attività di indagine avviata alcuni mesi addietro gli uomini della Stazione Carabinieri di Vibo Valentia hanno denunciato ben 92 persone ritenute responsabili di truffa aggravata e continuata ai danni dell’ente pubblico. La vicenda prende le mosse alcuni mesi fa quando i militari della Benemerita, in collaborazione con i funzionari dell’Inps del capoluogo, si accorgono di alcune anomalie nella redazione dei moduli per il conteggio delle giornate lavorative di diversi braccianti agricoli e nei contratti di affitto di alcuni appezzamenti di terreno. I primi accertamenti consentono anche di acclarare come tutta la documentazione sospetta sia riconducibile, in vario modo, ad un imprenditore agricolo di Maierato che, stranamente, sembra l’intermediatore di decine di braccianti desiderosi di coltivare un pezzo di terra.
Gli accertamenti continuano così a ritmo serrato per settimane al fine di identificare tutte le persone coinvolte e, soprattutto, di accertare la veridicità di quanto dichiarato all’ufficio pubblico. Una serie di controlli che consente di scoprire come tutti i contratti di affitto dei terreni agricoli concessi ai braccianti portino delle firme che, guarda caso, non corrispondono mai a quella del reale proprietario del terreno.
A questo punto è stato un gioco verificare come molti dei braccianti non sapessero nemmeno dove avevano prestato la propria attività ed, in alcuni casi, nemmeno ricordavano l’anno in cui era successo. La convinzione di rimanere impuniti aveva raggiunto livelli tali che addirittura, come è emerso dalle indagini, in terreni poco più grandi di un campo di calcio in alcuni giorni vi erano decine di braccianti al lavoro contemporaneamente.
I primi risultati hanno anche spinto gli uomini dell’Arma di Vibo Valentia ad approfondire e ad andare a ritroso negli anni scoprendo come la truffa andasse avanti sin dal 2004 e nell’arco di tempo 2004-2007 avesse consentito ai 92 indagati di frodare le casse dell’erario per oltre 250 mila euro. Ora per tutti è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria vibonese con l’accusa di truffa aggravata, mentre verranno anche avviate le procedure per il recupero delle somme illegittimamente percepite. L’indagine ha consentito così di colpire un sistema di truffe molto ben studiato ed articolato che ha permesso, per anni, a decine di persone di percepire una vera e propria rendita ai danni dello Stato ed a spese degli onesti contribuenti, falsificando decine di documenti e contando sulla forza del numero per rimanere nell’anonimato.
L’attività degli investigatori della Benemerita è una delle più vaste degli ultimi anni in questo settore ed è sintomatica dell’attenzione degli uomini dell’Arma nello specifico settore, nonché della costante collaborazione tra i Carabinieri e le altre Istituzioni dello Stato.
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