Santo Stefano in Aspromonte. Ieri mattina alla presenza del sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, senatore Nitto Francesco Palma, ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione del Distaccamento Volontario dei Vigili del Fuoco di Gambarie, rinomata località di montagna ubicata nel Comune di Santo Stefano in Aspromonte in Provincia di Reggio Calabria.
Gambarie si trova al centro del Parco Nazionale d’Aspromonte a 1300 metri di altezza ed è un’area protetta tra le più importanti d’Italia. È una delle più famose stazioni sciistiche del Meridione sia per le piste che per gli impianti di risalita (sciovia e seggiovia), ha dieci chilometri di piste servite da sei modernissimi impianti d’inverno. Dista circa 35 chilometri da Reggio Calabria. La vetta più alta è Montalto (metri 1950) da dove si domina tutto lo Stretto e le isole Eolie. Un punto strategico, dunque, per la sede del Distaccamento.
Alla cerimonia erano presenti, oltre al senatore Palma ed al comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, ing. Claudio Manzella, il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Prefetto Francesco Paolo Tronca, il Prefetto di Reggio Calabria Francesco Antonio Musolino, il Dirigente generale – Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Antonio Gambardella, il Direttore regionale Vigili del Fuoco Calabria Ing. Guido Parisi, i comandanti provinciali dei Vigili del Fuoco di Catanzaro ing. G. Vallefuoco, di Cosenza ing. O. Dodaro e di Crotone ing. G. Novello, il Sindaco del Comune di Santo Stefano in Aspromonte Michele Zoccali e numerose altre autorità della Provincia di Reggio Calabria.
I locali del Distaccamento, messi a disposizione dall’Amministrazione Provinciale, sono stati benedetti dall’Arcivescovo Metropolita della Città di Reggio Calabria e Bova S.E. Monsignor Vittorio Mondello che ha evidenziato l’importante lavoro svolto dai Vigili del Fuoco a servizio della collettività.
Dopo che il Sottosegretario e la Delegazione Ministeriale hanno passato in rassegna il picchetto d’onore si è svolto il primo alzabandiera del Distaccamento ed è stata letta la preghiera del Vigile del Fuoco. Successivamente il Senatore Palma ha tagliato il nastro tricolore ed il Comandante Provinciale ha avviato la serie di allocuzioni delle autorità. A conclusione della cerimonia è stato effettuato dal personale vigilfuoco specialista SAF un breve saggio professionale simulando interventi per soccorso a persone utilizzando tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale.
Il testo integrale del discorso del Comandante ing. Manzella.
Signor Sottosegretario Senatore Nitto Francesco Palma, Autorità intervenute, Signori, Signore, Vigili del Fuoco Permanenti e Volontari, oggi con l’inaugurazione del distaccamento volontario di Santo Stefano si concretizza un caposaldo del soccorso tecnico urgente in terra d’Aspromonte; con questa ultima sede si arricchisce la rete nazionale dei presidi operativi permanenti e volontari d’Italia. La sede del distaccamento volontario di Santo Stefano, che oggi inauguriamo, è frutto di una lungimirante convenzione tra la Prefettura, la Provincia ed il Comando di Reggio Calabria. Il nuovo presidio opererà sui territori dei comuni di S. Stefano, S. Alessio e Laganadi, garantendo tempi d’intervento nel comprensorio inferiori di ben 30 rispetto agli attuali della sede di Reggio Calabria. Dal sinergismo tra istituzioni locali e nazionali, ma anche dalla capacità di un gruppo di venti ragazzi di mettersi in gioco nel più complesso mondo del volontariato dei Vigili del Fuoco, si concretizza un progetto d’integrazione tra istituzioni e cittadini per un moderna visione di concepire la sicurezza come sicurezza partecipata. Le mutate e sempre crescenti esigenze di soccorso al cittadino, quest’ultimo proiettato verso un futuro super tecnologico e pertanto maggiormente bisognoso d’aiuto ogni qualvolta le normali condizioni di vita subiscono significative alterazioni, impongono agli uomini che operano nelle istituzioni di porsi continuamente la seguente domanda: “il mio contributo all’interno della mia organizzazione è all’altezza delle aspettative della collettività?”.
Come Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco questa domanda mi si ripropone ogni qualvolta il cittadino interagisce con le strutture operative che ho avuto ed ho l’onore di dirigere; tuttavia la risposta è sempre la stessa: “posso fare di più”. Quel “di più” che la mia deontologia professionale mi impone di perseguire, al di là dell’impegno quotidiano nella gestione e nell’organizzazione dei servizi d’istituto, può concretizzarsi anche attraverso la capacità di formulare proposte per il miglioramento dell’organizzazione sul territorio locale dei Vigili del Fuoco, facilitando e perseguendo scelte come quella di questo distaccamento che oggi vede il suo compimento.
È mio desiderio, in questo felice contesto, proporre un diverso sviluppo del ruolo della componente volontaria dei Vigili del Fuoco, che tenga conto delle molteplici, a volte spontanee e positive esperienze di questi ultimi anni. La proposta deriva da un’analisi storica sull’evoluzione dei Vigili del Fuoco, considerando le motivazioni che hanno indotto il legislatore, fin dalla prima legge costitutiva del Corpo Nazionale, a dotare quest’ultimo anche della componente volontaria, studiando nel contempo altre positive esperienze di Paesi Europei a noi più vicini geograficamente e culturalmente. Il Pompiere moderno nasce in Francia nel 1811, nella nazione Stato per antonomasia, sull’esperienza organizzativa di squadre antincendio aziendali dell’industriale Dumorrier-Duperrier. Nella giovane Italia unita invece il servizio antincendio veniva variamente gestito ed in modo poco brillante. Ai pochi corpi pompieristici locali a carattere volontario, limitati alle circoscrizioni comunali, si contrapponevano vaste zone ed intere regioni completamente prive di qualsiasi difesa organizzata contro il fuoco.
Solo nel 1935 veniva istituito, alle dirette dipendenze del Ministero dell’Interno il Corpo dei Pompieri, distinto in Corpi Provinciali con sedi nei comuni capoluoghi di provincia. I Corpi Provinciali, in caso di necessità, potevano affiancare al personale permanente quello volontario, quest’ultimo reclutato in sede locale ed iscritto in appositi quadri. Solo Settant’anni fa Il Corpo dei Pompieri, con la legge 333/39, assumeva l’attuale denominazione di Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, mentre il suo assetto giuridico veniva disegnato successivamente con la legge 1570/41, che prevedeva una componente volontaria al fianco di quella permante. Fin qui la storia delle vicende del Volontariato del Corpo Nazionale, componente operativa confermata nel nuovo assetto dei Vigili del Fuoco dal D.Lvo 139/06, ma quali proposte mettere in campo per far crescere senza squilibri le due anime del Corpo, quella permanente e quella volontaria? Rivolgendo l’attenzione all’organizzazione antincendio della vicina Francia, con i suoi Corpi Dipartimentali, osserviamo come la loro componente volontaria all’interno dei Sapeurs – Pompiers viva in simbiosi con la componente permanente, andando a costituire il naturale serbatoio di futuri Sapeurs – Pompiers professionnels. La fitta maglia di sedi volontarie sui territori dipartimentali, unita ad un’oculata organizzazione delle risorse volontarie presenti, assicura tempi d’attivazione confrontabili con quelli delle squadre costituite da professionisti. Ma per ispirarsi a questo modello il Corpo Nazionale ha ancora bisogno di farsi conoscere e di farsi frequentare maggiormente al proprio interno.
Ma come fare a costruire un sistema di soccorso capillarmente esteso, agevolando l’uomo della strada ed i giovani ad entrare in contatto attivo con il Corpo Nazionale, mantenendo la centralità e l’unitarietà del Corpo Nazionale? Un diverso progetto formativo del Volontariato Vigili del Fuoco potrebbe essere la risposta alla domanda. Un percorso formativo pompieristico rivolto agli studenti dei Licei e dell’Università, potrebbe attivare quel prezioso seme d’espansione del volontariato. La meritoria opera che da anni le Prefetture ed i Comandi Provinciali svolgono all’interno del progetto “Scuola Sicura”, non è sufficiente a far amare, fino all’impegno attivo nel volontariato, il modo dei Vigili del Fuoco agli studenti. Se verranno introdotti nell’attuale scuola ed Università, corsi facoltativi di formazione a Vigile del Fuoco Volontario, da attuare attraverso specifiche collaborazioni tra Università, Licei e Corpo Nazionale il progetto di espansione del volontariato diverrebbe una preziosa realtà ed assicurerebbe alle giovani generazioni anche la necessaria cultura sulla sicurezza da spendere nel mondo del lavoro, a garanzia di una futura minor incidenza di incidenti nei luoghi di lavoro. Queste due semplici proposte porterebbero, a mio parere, a trasformare e ad avvicinare attivamente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco anche ai cittadini più giovani, consentendogli di avviarsi ad una particolare e preziosa forma di volontariato, garantendo nel contempo un più ampio serbatoio di potenziali Vigili del Fuoco in ogni regione d’Italia, contrariamente a quanto avviene da anni.
Spero, in ultimo, che queste mie proposte possano trovare terreno fertile in questa Provincia, e possano stimolare a qualsiasi livello un dibattito con una conseguente progettazione del futuro dei Vigili del Fuoco Volontari calabresi. L’attuazione di queste proposte richiederà sicuramente un grande impegno, soprattutto da parte dei Vigili del Fuoco Volontari, ma parafrasando Nicolò Macchiavelli “dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà”.
In ultimo consentitemi di dare il benvenuto nel Corpo Nazionale a questi 20 ragazzi, che con la loro passione renderanno un servizio incommensurabile a questa Comunità. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito affinché oggi il distaccamento di S. Stefano sia una realtà operativa del soccorso. Senza la preziosa opera del Prefetto di Reggio Calabria, del Presidente della Provincia, dei Sindaci di S. Stefano, S. Alessio e Laganadi, dei Vigili del Fuoco del Comando di Reggio Calabria e di chi mi ha preceduto nel ruolo di Comandante Provinciale, oggi non saremmo qui a festeggiare un grande traguardo per la sicurezza della collettività di questo meraviglioso tratto d’Aspromonte. Una personale riconoscenza sento di esprimerla al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, al Capo del Corpo Nazionale ed al Direttore Regionale della Calabria per aver voluto condividere con noi pompieri reggini questa felice giornata. In ultimo desidero formulare un ringraziamento particolare al Signor Sottosegretario, che con la Sua personale e costante attenzione alle vicende di Noi Vigili del Fuoco ha generato le condizioni per accelerare l’apertura della sede che oggi inauguriamo.
Viva i Vigili de Fuoco d’Italia.
Viva l’Italia.