Spilinga (Vibo Valentia). Una donna di 83 anni, Rosa Costa, è morta nel rogo che ha avvolto il pianterreno della casa su due piani in cui viveva insieme al figlio, operaio forestale 66enne. L’uomo si è salvato dalle fiamme con un balzo dalla finestra che gli ha permesso di lasciare l’abitazione. L’edificio si trova in via Mazzini, una delle strade nel cuore di Spilinga. L’incendio si è sviluppato nella tarda serata di ieri, poco prima delle 23:15. Immediato l’arrivo dei carabinieri della stazione di Spilinga, guidati dal maresciallo Vincenzo Boerio. Sono stati loro ad introdursi nella casa a due piani abbattendo il portone d’ingresso per tentare di arrivare nella camera da letto dove si trovava la donna. Uno sforzo rivelatosi vano a causa della particolare aggressività delle fiamme. Si è dovuto, quindi, attendere, l’arrivo dei Vigili del fuoco che, con il supporto degli stessi carabinieri, sono entrati nella stanza in cui Rosa Costa giaceva in fin vita. Il personale sanitario del 118 presente sul posto, nonostante gli sforzi profusi, ha potuto solo constatarne il decesso. All’origine del rogo, che ha pesantemente compromesso l’abitazione in cui viveva la vittima, sembrerebbe esserci stato un corto circuito provocato da una stufa alogena e le cui conseguenze si sono rivelate mortali a causa, questa è l’ipotesi dei Vigili del fuoco, di un impianto elettrico particolarmente vecchio. La donna, avvelenata dal fumo sprigionato dal fuoco, presentava ustioni su tutto il corpo. Il sostituto procuratore Fabrizio Garofalo ha apposto i sigilli alla palazzina dichiarata inagibile.
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