Roma. La Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale ha ascoltato oggi il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e l’assessore alla Salute, Massimo Russo sulla situazione della sanità penitenziaria. In proposito si è affrontato il tema del trasferimento delle competenze dallo Stato alla Regione, e il caso della reintegrazione socio-lavorativa di 31 soggetti detenuti presso l’Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto. La Commissione d’inchiesta guidata da Ignazio Marino, che durante un’ispezione ha trovato l’Opg di Barcellona in condizioni molto critiche, ha rilevato che la Regione Siciliana non ha ancora assunto la gestione della cosiddetta sanità penitenziaria. (Va ricordato che l’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto copre per il bacino d’utenza maschile la Calabria, la Basilicata e la Puglia, per quello femminile il Lazio, l’Abruzzo, il Molise, la Campania, la Puglia, la Basilicata e la Calabria). “Ciò si è verificato – spiega l’assessore alla Salute Massimo Russo – perché la Commissione paritetica Stato-Regione non ha emanato le norme di attuazione per il recepimento del Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri) del 1° Aprile 2008, che regola la materia. Le funzioni, dunque, fanno ancora capo al ministero della Giustizia, cosi’ come e’ appunto stabilito dallo stesso Dpcm.” La Commissione ha chiesto alla Regione Siciliana la disponibilità a favorire le dimissioni di 31 detenuti dall’ospedale giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto. “In proposito – continua Russo – abbiamo ricordato che l’Asp di Messina ha promosso un importante progetto, chiamato Luce e Libertà, per il recupero al lavoro di 56 soggetti detenuti. Ma il progetto, che doveva essere finanziato dalla Cassa Ammende del ministero della Giustizia, e’ ancora sulla carta perché non sono stati attivati i relativi finanziamenti. Ad ogni modo abbiamo dato ampia disponibilità ad agevolare, dove ne sussistano i presupposti, la remissione in libertà di queste 31 persone. Da oggi mi attiverò perché l’Asp di Messina dia risposte celeri in merito.” L’audizione è servita a fissare lo stato dell’arte sul tema e a ribadire la disponibilità dell’amministrazione regionale ad accelerare il processo di trasferimento delle funzioni. “E’ certo l’impegno della Regione nel farsi carico dell’assistenza sanitaria penitenziaria – conclude l’assessore alla Salute – ma deve essere altrettanto certo il trasferimento dei finanziamenti dallo Stato alla Regione, per fare fronte a queste nuove competenze. Per mantenere i livelli essenziali di assistenza nelle carceri siciliane occorre fare investimenti e assumere il personale che attualmente, invece, è sotto contratto con il ministero della Giustizia. Tutto ciò, comporterà un notevole aumento della spesa per la quale lo Stato deve fare la sua parte. “
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more