Nicotera (Vibo Valentia). Cosma Congiusti, meglio conosciuto come Cosimo, commerciante ambulante di 53 anni, è stato assassinato poco dopo le 20 di oggi a Nicotera. L’agguato gli è stato teso mentre si accingeva a varcare l’ingresso di casa, nella frazione Gagliardi, a poca distanza dal mare. Sulla scena del crimine si sono recati i carabinieri della locale stazione, guidata dal tenente Francesco Dipinto ed il personale sanitario del 118 che nulla ha potuto per salvare l’uomo, freddato all’istante da almeno quattro colpi di pistola, di cui due lo hanno centrato in testa. Le modalità dell’omicidio non lasciano dubbi sulla sua matrice mafiosa. Nel 2004 a Congiusti furono inflitti sei anni di carcere per il reato di narcotraffico, nel processo seguito all’operazione “Decollo” che mandò dietro le sbarre 150 persone coinvolte in un vastissimo giro internazionale di droga. Due anni dopo, invece, Congiusti è finito in manette nel contesto dell’operazione “Odissea” da cui è scaturito un processo, celebratosi con il rito abbreviato, al termine del quale è stato condannato per il reato di usura semplice. Una vicenda giudiziaria che lo ha accomunato ai clan La Rosa di Tropea e Mancuso di Limbadi. Anche in questa fase della sua vita sedeva sul banco degli imputati nel processo derivante dall’operazione “Impeto” condotta contro alcuni dei soggetti di maggior spessore criminale del clan Mancuso. In quest’ultima inchiesta, Congiusti era accusato dei reati di estorsione ed usura aggravate dalle modalità mafiose. Un nipote di Congiusti, il 27enne Gregorio, peraltro, è stato tratto in arresto per l’omicidio, di cui si è poi assunto la responsabilità, commesso il 7 novembre dello scorso anno a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, dell’imprenditore 33enne Carmine Cedro.
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