Messina. Prenderanno il via stasera 16 dicembre alle ore 21 al cinema Lux di Messina le “Giornate del Cinema dello Stretto. La FICC incontra il cinema italiano” con il film L’amore buio di Antonio Captano, alla presenza dell’autore reduce dal grande consenso ottenuto al Festival di Venezia. La Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC) ha puntato molto su questa singolare manifestazione, la cui peculiarità principale è che si svolgerà tra le due rive dello Stretto coinvolgendo le città di Messina e di Reggio Calabria. I circoli del cinema delle due città, il Cineforum “Don Orione” e il Circolo del Cinema “Cesare Zavattini”, che hanno coordinato l’organizzazione ritengono che questa iniziativa, che potrebbe avere un suo prosieguo proprio per creare una occasione di visione di film italiani resi “invisibili” dalla tribuzione commerciale, possa catturare in futuro anche l’attenzione di addetti ai lavori proprio nel momento in cui alcuni dei film offerti alla visione non hanno ancora una distribuzione. Le “Giornate del Cinema dello Stretto” si propongono anche di valorizzare gli incontri del pubblico e dei delegati dei circoli del cinema aderenti alla FICC, con gli autori molti dei quali saranno presenti a Messina e a Reggio. Anche su questo aspetto la manifestazione si vuole ritagliare un proprio spazio. Non tutti i nomi sono all’onore della cronaca, ma molti sono giovani cineasti che hanno necessità di visibilità per esprimere il proprio potenziale autoriale. Giorno 17 dicembre la rassegna si trasferirà a Reggio Calabria presso il cinema Aurora. La sezione reggina sarà curata dal circolo Legambiente della città calabrese. I film saranno tutti a sfondo ambientale, ma tra questi sarà possibile vedere a partire dalle ore 11 il film di Andrea Segre Il sangue verde girato a Rosarno nei giorni della rivolta degli immigrati, e In amabile azzurro di Felice D’Agostino e Arturo Lavorato, presentato dai due giovani cineasti calabresi, che compiono una profonda riflessione sulla Calabria di oggi attraverso la trasposizione del mito d’Oreste. Alle 15 “The cove”, il film sulla mattanza di delfini in Giappone premio Oscar 2010 nella sezione del documentario, la cui distribuzione in Italia è assicurata da Feltrinelli e da Legambiente. La sera del 17 dicembre a Messina presso l’Hotel Messenion alle ore 21 sarà la volta di “Santina”, film sperimentale di Gioberto Pignatelli. Sabato 18 dicembre al Cinema Lux di Messina, con inizio alle ore 10, sarà proiettato alla presenza del giovane regista italo-americano Joel Stangle “Profumo di lumia”, eccentrica storia di un innamoramento adolescenziale con i suoni e i colori della Sicilia. Alle ore 12 sarà la volta di “18 anni dopo” opera prima di Edoardo Leo, storia di una ricomposizione familiare girata in parte in Calabria. Alle ore 16 all’Hotel Messenion, sarà proiettato Liliana Cavani, una donna nel cinema documentario di Peter Marcias. Domenica 19 dicembre, sempre al Cinema Lux di Messina alle ore 10, Giovanna Taviani introdurrà il suo “Fughe e Approdi” dopo la presentazione dei due saggi sulle Isole Eolie e il cinema di Genovese e Torre. Alle ore 12 con “La fisica dell’acqua” di Felice Farina, la storia di un bambino alla ricerca della verità che non si arrende e ha il coraggio di ribellarsi agli adulti, si concluderà la rassegna alla presenza del regista. Le “Giornate del cinema dello Stretto” saranno anche l’occasione per dedicare un ricordo a due amici che ci hanno lasciato: Corso Salani, cinquantenne regista fiorentino scomparso l’estate scorsa, e Sebastiano Di Marco, storico dirigente della FICC scomparso più di vent’anni fa. I circoli del cinema ricorderanno presso l’Hotel Messenion venerdì 17 dicembre alle ore 22 Corso Salani con la proiezione del suo cortometraggio “Tracce”, e sabato 18 dicembre alle ore 21 l’autore Dario Liotta presenterà il documentario “Quello che resta”, che ripercorre la vita del dirigente della FICC e il suo radicamento culturale nella sua città d’origine Reggio Calabria.
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