Reggio Calabria. Di seguito una nota diffusa da Pasquale Tripodi, consigliere regionale Udc, sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi ieri pomeriggio al PalaMilone di Crotone.
Vedere in televisione la faccia degli esponenti calabresi dell’UdC ridere al PalaMilone di Crotone mentre il premier Silvio Berlusconi insultava il segretario nazionale del loro partito è stato lo spettacolo più penoso e imbarazzante al quale potessimo assistere. Ed è stata, soprattutto, la dimostrazione lampante di come ormai l’UdC calabrese sia una costola del Pd, e priva di qualunque orgoglio di partito. A niente vale ora che Cesa annulli con iniziative clamorose la propria visita di sostegno alla candidata dell’UdC a sindaco di Crotone, perché pretende rispetto: i primi a non rispettare il partito sono stati i vertici calabresi, che mi hanno spinto a uscire da una scatola vuota in cui è chiaro da tempo lo scollamento tra le volontà e gli obiettivi nazionali e la voglia di rimanere attaccati alle poltrone calabresi. La pantomima del più triste teatrino della politica, cui le truppe cammellate portate a riempire il palazzetto crotonese hanno assistito ieri sera, conferma non solo che eravamo nel giusto, ma che la posizione assunta dall’UdC calabrese è sbagliata, scollata dalla realtà e dagli stessi vertici nazionali ottimamente rappresentati da Casini e Cesa. Certo Raffa e Arena non sono belle donne come Dorina Bianchi, e dunque non credo che Berlusconi abbia in programma una discesa a Reggio Calabria per ripetere la propria performance mediatica e sparare a zero contro chiunque non sia fermo ai suoi piedi. Ma non credo che occorra una replica dello squallore di ieri per convincere i cittadini della provincia di Reggio, che da sempre trovano nei motivi ispiratori dell’UdC nazionale la conferma al loro modo di fare e intendere la politica. Tutti coloro che credono e hanno creduto nella costruzione di un polo di centro, che possa essere la vera novità della politica in Calabria e in Italia, domenica e lunedì potranno trovare l’alternativa nella coalizione che nel Comune di Reggio sostiene Peppe Bova e nella Provincia Pietro Fuda. In tanti hanno già capito che l’UdC calabrese ha tradito lo scopo per il quale è nato e il progetto di profonda trasformazione della politica. Da ieri se ne sono accorti anche Cesa e Casini”.