Guardavalle (Catanzaro). Undici persone, su cui gravava l’accusa di favoreggiamento nei confronti di due soggetti coinvolti nell’inchiesta “Mythos” porta a compimento contro l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti che gli inquirenti ritenevano fosse condotta dal clan Gallace-Novella di Guardavalle, sono state assolte dal Tribunale di Catanzaro. Vincenzo Capomolla, che ha rappresentato ina aula la pubblica accusa, aveva richiesto che gli undici imputati fossero condannati a pene variabili tra i cinque ed i sei anni di carcere. I soggetti nei cui confronti è stata pronunciata la sentenza di assoluzione sono: Raffaele Barletta, 53 anni, di Guardavalle; Alessandro Costa, 28enne di Guardavalle; Luigi Pasquino, 42 anni, di Guardavalle; Domenico Malvaso 29enne, di Rosarno; Vincenzo Rositano 59 anni, di Sinopoli; Agazio Salerno 41 anni, di Guardavalle; Cosimo Tripodi 51 anni, di Vibo Valentia ; Gaetana Tripodi 45enne, di Vibo Valentia; Giacinto Tripodi 51 anni, di Vibo Valentia; Tatiana Tripodi 24 anni, di Vibo Valentia; Carmela Barletta 47enne, di Guardavalle. Gli imputati rispondevano, a vario titolo, dei reati di favoreggiamento, minacce, detenzione illegale di armi, con l’aggravante del metodo mafioso. Per qualcuno di loro, il reato di favoreggiamento era stato formulato in relazione al sospetto che avessero fornito supporto al latitante Rocco Barletta, poi arrestato il 23 febbraio del 2007 e considerato uno dei personaggi al vertice del clan Gallace-Novella ed a Francesco Taverniti, finito in carcere il 25 ottobre del 2005. L’operazione “Mythos” fu condotta dai carabinieri nella notte a cavallo tra il 21 ed il 22 settembre del 2004
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