Reggio Calabria. Di seguito una nota di Nino Mallamaci (Sinistra Ecologia e Libertà).
Il commissariamento della Federazione provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà di Reggio Calabria mette fine ad un periodo tormentato per il partito appena nato. Questo, a nostro avviso, non è il momento delle recriminazioni, dei rimpianti circa le opportunità sprecate alla recente tornata elettorale, della ricerca delle responsabilità, che tra l’altro sono state efficacemente sintetizzate dalla segreteria nazionale. Questo sbocco traumatico e ampiamente prevedibile, non solo per i risultati venuti fuori dalle urne, ma anche per la condotta di chi ha guidato il partito prima e durante la campagna elettorale, deve essere vissuto invece come un’opportunità di ripartenza e di rigenerazione, come una possibilità ulteriore offerta a tutti coloro che hanno creduto e credono in un progetto politico autenticamente di sinistra, ispirato ai principi e ai valori nei quali molti cittadini si riconoscono, ma che poco o punto hanno trovato diritto di cittadinanza negli ultimi tempi nello schieramento di centrosinistra, proteso a trovare nuove vie quando sarebbe stato forse il caso di percorrere quelle usuali e sempre valide per non creare quel senso di smarrimento che spesso ha colto il popolo della sinistra. il commissariamento arriva dopo i risultati elettorali del resto d’Italia e dopo l’esito referendario, letti unanimemente come una traduzione della voglia dei cittadini di voltare pagina, ma anche del desiderio degli italiani che guardano al centrosinistra di superare la fase delle divisioni, dei timori e dell’eccessiva timidezza nell’impostare la propria politica ancorandola a un quadro di riferimento più schiettamente di sinistra, preferendo rincorrere le chimere del moderatismo e della commistione. Ancora di più in questo momento, SEL può rappresentare, anche a Reggio, chiusa la fase del politicismo e del personalismo, un punto di riferimento stabile e certo per i cittadini che credono in un cambiamento che non sia di facciata e che non sia limitato a sostituire un dirigente di partito o un amministratore pubblico con un altro. Si tratta, piuttosto, di rivoltare l’albero dalle radici, per ridare la parola ai troppi che in questi anni sono stati silenti ai margini, oggetto e non soggetti del dibattito politico. Questo è dunque, a nostro avviso, il momento di impegnarsi, di partecipare, di essere protagonisti. E’ il momento per ognuno di prendere nelle proprie mani il proprio destino. Tornando a SEL e alle sue prospettive, questo è il momento: per coloro che non si sono mai iscritti, di iscriversi al partito (basta andare sul sito e iscriversi on line) e di esserne parte attiva, perché non è sufficiente la mera adesione; per coloro che se ne sono andati, di tornare, perché le condizioni, ora, saremo noi a determinarle, se ne saremo capaci, insieme al commissario che arriverà di qui a qualche giorno; per gli uni e gli altri, di essere presenti all’assemblea indetta dal responsabile nazionale organizzativo per il 1° luglio prossimo alle ore 17 presso la “Giuditta Levato” del palazzo del Consiglio regionale. Si tratta, qui e ora, di riaprire la partita di Sinistra Ecologia e Libertà a Reggio e nella sua provincia, per il bene del partito e dell’intero centrosinistra. C’è da lavorare, e tanto, ma ne vale la pena, per realizzare quel partito che la narrazione di Nichi Vendola ci ha fatto immaginare.