Reggio Calabria. Di seguito la dichiarazione dell’assessore comunale al Patrimonio Edilizio Walter Curatola:
“La dismissione del patrimonio edilizio comunale avverrà in stretta osservanza della legislazione esistente in materia; ai cittadini reggini verrà garantita totale trasparenza ed un’informazione costante, ecco perché, ancora una volta, le sterili polemiche del centrosinistra appaiono l’ennesimo tentativo demagogico di una parte politica già alla frutta”. E’ quanto ha affermato Walter Curatola, assessore comunale al Patrimonio Edilizio, intervenendo sul bando relativo alla dismissione del patrimonio edilizio comunale. “Ritengo – ha aggiunto Curatola- che si debba fare chiarezza rispetto alle dichiarazioni rilasciate agli organi d’informazione, per un’onesta descrizione dei fatti alla cittadinanza. Come già ribadito le procedure di vendita saranno attuate secondo i criteri dettati dalla legge 560/93, così come, quotidianamente, si procede per questi stessi atti da parte dell’Amministrazione comunale. Palazzo San Giorgio garantirà i diritti e le aspettative dei soggetti assegnatari più deboli, verso i quali è prevista anche un’ampia possibilità di rateazione degli importi dovuti, al fine di venire incontro alle necessità delle famiglie disagiate. La Sati srl, essendo al 100% del Comune, sarà sottoposta a controllo analogo affinché non vi siano ingerenze speculative e/o criminali per la dismissione di quegli alloggi che non verranno acquistati dall’assegnatari o che risultano liberi”. Per quel che riguarda invece la capacità economica, Curatola spiega che “i prezzi di dismissione, definiti secondo criteri tecnici -legislativi e non a libera opinione della Sati o dell’amministrazione comunale, appaiono notevolmente inferiori rispetto ai valori di mercato e tengono conto anche della condizione strutturale delle abitazioni. Per un’operazione trasparenza senza intoppi, i bandi di vendita saranno pubblicati e visionabili a tutti gli interessati che vorranno seguire l’operazione, ed infine bisogna ricordare come una struttura tecnico e amministrativa supporterà l’assegnatario seguendo l’intero iter burocratico. Nessuna scelta autonoma, dunque, è riservata alla Sati. Ritengo necessario chiarire inoltre che la vendita non sarà effettuata autonomamente da Sati srl, ma in stretta sinergia con l’ufficio Patrimonio del Comune: grazie a questa collaborazione si velocizzerà l’iter procedurale proprio per migliorare il servizio a favore dei cittadini e per portare a compimento, in tempi certi, una programmazione già prevista ma mai concretizzata negli anni. In un momento in cui la politica cerca di contenere i costi mi appare scriteriato – ha concluso l’assessore Curatola- chiedere l’istituzione di un corposo e dispendioso Consiglio d’amministrazione della Sati che a nulla gioverebbe se non ad aumentare le poltrone e le spesse ai danni del contribuente. Ma forse è proprio questo a far gola al centrosinistra”.