Reggio Calabria. Mai come oggi serve un’assunzione di responsabilità da parte del primo cittadino. All’indomani della relazione (che è scaricabarile integralmente qui e in fondo all’articolo) degli ispettori del ministero sulla verifica amministrativo-contabile eseguita al Comune di Reggio Calabria dal 14 giugno all’8 luglio 2011, occorre che il Sindaco Demetrio Arena dica ai reggini come stanno le cose. “Sotto viale Augusto che ce sta?” cantava Edoardo Bennato camuffato da Joe Sarnataro nei primi anni 90, all’epoca dei disagi provocati dai lavori della linea 6 della metropolitana di Napoli. Mutatis mutandis… sotto Palazzo San Giorgio, quant’è grosso il buco? In realtà è da tanto che l’opposizione “gliele canta” alla maggioranza proprio su questo tema, ma finora sia da una parte che dall’altra gli strumenti non sono accordati. Su questo argomento, destra e sinistra non riescono proprio a trovare un diapason, e le cifre restano a ballare sulle note di una sinfonia molto poco melodica. Fino a pochi giorni fa secondo Sebi Romeo e Demetrio Naccari Carlizzi il buco del Comune ammonterebbe a 300 milioni di euro circa. All’inizio di settembre, invece, era stato Massimo Canale, portavoce del centrosinistra, a certificare che “il debito in realtà ammonta a 237 milioni”. Oggi, scorrendo le 171 pagine della relazione, salta agli occhi la cifra di circa 170 milioni. “Tali irregolarità – recitano le conclusioni finali della relazione – hanno comportato l‟esposizione di un risultato di amministrazione nettamente migliore di quello reale, celando, in realtà, un disavanzo di amministrazione, al 31.12.09, superiore ai 140 milioni di euro. Nell‟anno 2010 la situazione finanziaria dell‟ente è ulteriormente peggiorata, portando il disavanzo ad oltre 160 milioni di euro”.
Da parte della maggioranza, però, la lettura che viene fatta della relazione è ben diversa da quella della minoranza, come fosse un documento scritto in lingua araba, che si scrive e si legge da destra verso sinistra. Secondo autorevoli fonti dell’attuale maggioranza comunale, infatti, il dato contenuto nella relazione, non si riferirebbe “tecnicamente” al buco comunale, pur ammettendo che gli ispettori hanno fotografato delle anomalie che andranno corrette.
Del resto, anche i massimi esponenti della maggioranza, finora, hanno sciorinato cifre ben diverse da quelle offerte dall’opposizione, in merito al buco. Il predecessore di Arena, il sindaco facente funzioni Giuseppe Raffa, in campagna elettorale disse “Il buco di bilancio esiste. Non è di 300 milioni come ho sentito dire, ma di 80; per parlare di pre-dissesto non ci sono elementi”. Una cifra non distante da quella dichiarata pubblicamente dall’attuale governatore Giuseppe Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria per due mandati, che proprio ieri ha ricevuto un avviso di garanzia per falso in atto pubblico a causa di irregolarità contabili nei bilanci comunali approvati negli anni 2008-2010. Lo stesso Scopelliti pubblicamente parlò di un’ottantina di milioni quantificando il buco del bilancio comunale di Reggio Calabria.
Ebbene, adesso è arrivato il momento, non più prorogabile, che il sindaco Arena metta la parola fine al balletto di numeri, rendendo pubblico l’esatto ammontare del buco. Già ieri sera, quando è stata resa nota la relazione ministeriale, il sindaco ha diffuso un lungo comunicato stampa in merito, che però è rimasto lacunoso sulla questione principale: “a quanto ammonta il buco del Comune?”. I reggini vogliono e devono sapere la verità. Devono sapere quanto è grande questo buco, è una voragine come sostiene la sinistra, o è un cratere che con oculatezza e sacrifici si può ricolmare? Arena, nei fatti, si è messo da subito al lavoro per ricolmare il buco, ad esempio con la vendita del patrimonio edilizio, una delle prime misure “consigliate” in casi del genere. Adesso, però, non può più esimersi dal fermarsi un momento per trovare il tempo di dire ai reggini come stanno realmente le cose.
Fabio Papalia
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