Reggio Calabria. Segue nota di Giuseppe Musarella, presidente di Ethos.
Pochi giorni fa, un signore sulla cinquantina, dipendente della famigerata “Multiservizi S.p.A.”, una delle società miste del Comune di Reggio Calabria, di nome Ermenegildo Zuccarelli, ha consegnato ad Ethos una lettera olografa in cui sono state evidenziate agghiaccianti ritorsioni nei confronti di quelle decine di dipendenti che, non avendo “santi in paradiso” né appartenendo ad alcuna consorteria o lobby, ma essendo stati “stabilizzati” dopo decenni di lavori socialmente utili o di pubblica utilità, mantengono la propria dignità e libertà, non avendo timore di denunciare, anche formalmente, le innumerevoli illegalità ed illegittimità che certi dirigenti, funzionari e dipendenti, sia comunali che della Multiservizi, sono soliti compiere. Ritorsioni non soltanto professionali (sanzioni disciplinari ed ammende, trasferimenti, sorveglianza asfissiante e persino meschini divieti di andare al gabinetto) e/o morali (decurtazioni stipendiali quasi insopportabili per chi, non più ragazzo ed affetto da gravi e condizionanti patologie, è padre monoreddito di cinque figli che vanno a scuola, con moglie a carico), ma a volte anche brutalmente fisiche. Le recenti inchieste giudiziarie hanno certamente contribuito, tra le altre cose, anche a far capire per quale ragione e secondo quale logica si gestiva la Multiservizi e, conseguentemente, il personale dipendente, ad una parte del quale continuano a non essere consegnate le buste-paga per impedire eventuali azioni giuridiche. Tale situazione è ovviamente intollerabile ed impone urgenti accertamenti da parte delle amministrazioni pubbliche interessate, siano esse giudiziarie o amministrative. In ogni caso, è ferma intenzione di Ethos stare al fianco di queste donne e di questi uomini non soltanto in maniera simbolica, ma mettendo concretamente a loro disposizione l’intera struttura associativa, a partire dalla tutela legale, insostituibile e necessaria per contrastare discriminazioni e maltrattamenti vari e per verificare la possibilità di costituirsi parte civile nei vari processi che si celebreranno a carico di tutti i soggetti coinvolti nello scandalo “Multiservizi”.