Cosenza. Proseguono le attività internazionali del Conservatorio di Cosenza; attività che vedono l’Istituto ricoprire un ruolo da protagonista in Italia e in Europa. Il Conservatorio di Cosenza è l’unica istituzione europea del settore musicale e artistico a coordinare ben quattro Intensive Programme, in rete con 19 Università, Conservatori, Accademie, di 16 Paesi europei. Le aree tematiche dei quattro progetti sono la Musica antica, il Jazz, la Musica e le arti digitali, l’Opera. Il primo in programma è quello dedicato all’improvvisazione nella musica antica e si terrà dal 21 al 30 aprile presso la Casa della musica di Cosenza. Per dieci giorni docenti specialisti del settore e studenti provenienti dai Conservatori di Cosenza, Lisbona, Porto, Riga, Corfù, Weimar, saranno impegnati in attività didattiche, conferenze e concerti. I concerti, aperti al pubblico e con ingresso libero, si terranno il 25 ed il 30 aprile dedicati all’Orchestra barocca; il 26 aprile si esibirà Barthold Kuijken solista tra i più affermati di flauto traversiere. Tutti i concerti saranno alla Casa della musica alle 20,30. Inoltre il 25 aprile si terrà un’esposizione di flauti dolci. Coordinatore del progetto è Raffaele Longo e responsabile scientifico Tommaso Rossi.
L’improvvisazione è una componente essenziale dell’interpretazione del repertorio musicale dal XVI al XVIII secolo. Per improvvisazione si intende qui da una parte un approccio estemporaneo dell’esecutore, il quale, sulla scorta di una guida (melodica o armonica), realizza una sua operazione creativa “all’improvviso”, interagendo in tempo reale con i suoi partner. Ma l’improvvisazione è al tempo stesso un aspetto più ampio dell’interpretazione musicale, che coinvolge anche il repertorio scritto, considerando la partitura come traccia del compositore, come “opera aperta” su cui l’interprete può e deve intervenire. Una parte dell’Intensive Programme sarà dedicata alla creazione estemporanea di musica improvvisata attraverso l’utilizzo di materiali antichi quali bassi ostinati “grounds” e melodie popolari che saranno la base per le improvvisazioni individuali e di gruppo. Questa sezione dell’ I.P. sarà curata da Martin Erhardt (Hochschule für Music “Franz Liszt”, Weimar) e da Pedro Sousa Silva (Escola Superior de Música, Artes e Espectáculo do Porto) il quale si dedicherà all’elaborazione estemporanea di forme contrappuntische, seguendo i principi del teorico cinquecentesco Vicente Lusitano. All’improvvisazione sugli strumenti ad arco si dedicherà invece il corso di Jiannis Toulis (Univerità di Corfù), il quale analizzerà le modalità improvvisative codificate attraverso il repertorio inglese per viola gamba del XVI secolo.
Accanto a questo lavoro sull’improvvisazione si svilupperà il lavoro sull’orchestra barocca che sarà curato dal 21 al 25 aprile da Alessandro Ciccolini (Conservatorio di Cosenza) e, dal 26 al 30, da Maris Kupcs (Jāzeps Vītols Latvian Academy of Music, Riga) con due programmi diversi, uno dedicato alla musica italiana e l’altro a quella francese. A coronare il percorso di questa prodigiosa fucina, stanno due concerti uno con musiche di Vivaldi, Geminiani, Bach e Meneghini e l’altro con musiche di Händel, Bach, De Lalande, Telemann e A. Marcello. Nel programma orchestrale sono state scelte composizioni che guardano a delle forme archetipiche dove l’improvvisazione giocava un ruolo determinante (è il caso della “Follia” o della Ciaccona di Geminiani), o dove il ruolo dell’interprete, attraverso la fioritura e la rielaborazione della linea melodica, gioca un ruolo determinante. Il lavoro sull’improvvisazione implica naturalmente un atteggiamento mentale libero e aperto. Pertanto, poiché anche la relazione tra corpo e mente gioca un ruolo determinante, Pedro Couto Soares (Conservatorio di Lisbona) dedicherà un ciclo di lezioni ai metodi e alle tecniche di rilassamento corporeo. Completano il gruppo dei docenti anche Rosanna Posarelli (clavicembalo e basso continuo) e Tommaso Rossi (flauto dolce e musica da camera).
Le conferenze saranno curate da Martin Erhardt, Pedro Sousa Silva, Maris Kupcs, Jannis Toulis, Laura Pontecorvo. I flauti dolci esposti sono del costruttore Francesco Li Virghi. L’iniziativa si giova anche della collaborazione del costruttore di clavicembali Andrea di Majo che metterà a disposizione un suo strumento.
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