Reggio Calabria. Due arresti per porto abusivo di arma clandestina e 7 persone denunciate per bracconaggio, sequestrati 4 fucili da caccia, di cui uno con matricola abrasa, numerose munizioni e 4 falchi abbattuti illegalmente. E’ il bilancio dell’attività degli ultimi giorni del Corpo Forestale dello Stato, in concomitanza con uno dei più intensi passaggi di rapaci sullo Stretto di Messina degli ultimi anni. Gli arrestati sono due professionisti residenti a Reggio Calabria, M.F. di 64 anni e P.G. di 67 anni, ai quali sono stati contestati in concorso i reati di porto di arma clandestina, ricettazione, e la violazione della normativa sulla caccia. Entrambi sono stati sorpresi dagli uomini del Nucleo operativo antibracconaggio mentre esercitavano l’attività venatoria abusiva ai danni di numerosi falchi, in località Petile del Comune di Calanna. Il fucile utilizzato, un semiautomatico calibro 20, è risultato con matricola abrasa, e quindi di provenienza clandestina. I due professionisti sono stati posti agli arresti domiciliari presso i rispettivi domicili, dove gli agenti del Cfs hanno provveduto al ritiro amministrativo di tutte le armi legittimamente detenute. Il gip del Tribunale di Reggio Calabria ha convalidato l’arresto disponendo la scarcerazione dei due professionisti, e la misura cautelare dell’obbligo di firma tre volte alla settimana.
Nel corso di una seconda operazione, in località Pellaro-Campicello nel comune di Reggio Calabria, il personale del Noa ha colto in flagranza tre persone (V.A. di 62 anni, F.G. di 59 anni e C.G.E. di 55 anni) i quali, con due fucili legalmente detenuti, praticavano attività di bracconaggio, e rinvenuto 2 falchi pecchiaioli appena abbattuti. I tre, tutti residenti a Reggio Calabria, sono stati denunciati a piede libero per esercizio abusivo della caccia su specie particolarmente protette. In circostanze analoghe una terza operazione ha portato, in località Embrisi del comune di Montebello Jonico, alla denuncia di due persone sempre per bracconaggio. I due alla vista degli operatori del Noa si sono dati alla fuga. Uno dei due ( A.N. di 21 anni) è stato bloccato dopo un breve inseguimento, l’altro (S.N. di 22 anni) è stato individuato dopo una rapida attività di indagine.
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