Palermo. Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Palermo Resuttana Colli hanno tratto in arresto Chen Jinyan nata nella Repubblica Popolare Cinese, (38 anni) per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e Hong Haoyuan nato nella Repubblica Popolare Cinese, (18 anni) per resistenza e lesioni personali a Pubblico Ufficiale.
Le indagini dei militari hanno interessato il centro estetico “Qing Yuan”, gestito dalla Chen in via Emilia n.45/c, dove in un appartamento al piano terra è stato riscontrato che non si effettuavano solamente innocenti “massaggi”, ma vi era una vera e propria “casa d’appuntamento”.
Infatti, a seguito di un articolato servizio di osservazione messo in atto sin dal primo pomeriggio, i Carabinieri hanno notato un assiduo via vai di persone e, contestualmente, sono riusciti ad identificare e raccogliere le testimonianze di diversi avventori del centro massaggi, i quali, sentiti a sommarie informazioni, hanno spiegato le modalità con cui si svolgevano le illecite attività.
In particolare, i “clienti” riferivano che, recatisi presso il centro estetico, per sottoporsi a qualche rilassante seduta di massaggi, si ritrovavano in stanze con luce soffusa ed in compagnia di avvenenti donne asiatiche, vestite in modo succinto. Queste, a seguito del massaggio, chiedevano al cliente se volevano usufruire di un “extra” alla modica cifra di 10/30 euro.
Appurato ciò, i Carabinieri, ritenuto di trovarsi di fronte ad una ben organizzata casa di prostituzione, hanno deciso di fare irruzione nell’appartamento identificando due donne ed un ragazzo, tutti di nazionalità cinese.
Quest’ultimo, però, alla vista dei Carabinieri ha tentato di darsi alla fuga, scappando a piedi per l’adiacente viale Croce Rossa, ma è stato prontamente inseguito e bloccato, dai militari, nonostante la una strenua resistenza.
Le risultanze investigative, hanno consentito ai militari di trarre in arresto madre e figlio, rispettivamente per “favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione” e “resistenza e lesioni personali a Pubblico Ufficiale”.
Nel corso delle operazioni sono stati, inoltre, rinvenuti e sequestrati personal computer e varia documentazione cartacea che saranno utili per la prosecuzione delle indagini, oltre alla somma di euro 140,00, provento dell’illecita attività.
Gli arrestati, a seguito delle formalità di rito, effettuate anche con l’ausilio di un interprete appositamente nominato su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, Daniela Randolo, sono stati tradotti presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, dove il solo Hong Haoyuan attenderà il rito direttissimo. Le indagini sono tuttora in corso per appurare altri eventuali coinvolgimenti nella vicenda.
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