Reggio Calabria. «È meglio fallire e ricominciare da zero che mettersi nelle mani degli usurai e perdere anche gli affetti familiari». Lo ha detto il procuratore aggiunto della DDA di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, commentando i risultati dell’operazione Bacinella 2 nel corso della conferenza stampa tenuta presso il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, alla presenza anche del procuratore capo Federico Cafiero de Raho.
«Il rapporto usuraio annuo era di oltre il 500 per cento” ha rivelato Gratteri. «Non c’e’ scampo – ha aggiunto il procuratore aggiunto riferendosi alla sorte delle vittime – questa è gente destinata assolutamente a morire, dal punto di vista non solo economico ma anche dal punto di vista umano. Gli usurati vengono ridotti a delle larve e vengono abbandonati come appestate anche dai familiari, che dopo anni vedono un ebete che gira per casa e i loro matrimoni finiscono con separazioni e divorzi. La storia di questi ultimi anni ci sta insegnando questo». “Perciò – ha concluso Gratteri – quando la gente parla con noi diciamo loro non rivolgetevi agli usurai, fallite e ricominciate da zero, ma almeno conservate l’amore e l’affetto della famiglia, che è l’unica cosa che vi rimane e che vi serve per ricominciare da zero».
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