Reggio Calabria. Cinquant’anni all’insegna di sport e solidarietà: con le vecchie glorie che scenderanno in campo per raccogliere fondi per l’Hospice. Si è svolto ieri, venerdì 28 agosto, nel tardo pomeriggio presso la pizzeria Meeting Sport in via Collina degli Angeli 3, l’incontro di presentazione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della fondazione della Società Sportiva Fortitudo 1966. Domenica 5 settembre presso il campo sportivo di S. Antonio a partire dalle ore 17 le vecchie glorie che negli anni hanno indossato la maglia della Fortitudo daranno vita a una partita di calcio celebrativa il cui incasso sarà devoluto all’Hospice: oltre 80 atleti si alterneranno con cambi volanti sul campo da gioco per una partita che durerà ben tre ore.
La presentazione dell’iniziativa, organizzata da Enzo Gullo, dirigente nazionale FIGC, ha visto la presenza non solo di numerose rappresentanze cittadine, ma anche di vari rappresentanti sportivi. Erano presenti il segretario nazionale di Legambiente Nuccio Barillà, il quale per l’occasione ha rivestito i panni del moderatore; Vincenzo Trapani Lombardo, presidente della fondazione Hospice; Giuseppe Pellicone, presidente onorario della Fijlkam; Ezio Pizzi, presidente del Consorzio di tutela del bergamotto; Antonio Romeo presidente della sezione reggina dell’Avis. Presente per l’occasione anche il vice sindaco Saverio Anghelone. Dopo il primo intervento di presentazione da parte del moderatore Nuccio Barillà, si sono susseguiti i saluti di benvenuto nella struttura da parte del presidente della Scuola Calcio Centro Reggio Junior, Anna Gullì.
Gli ospiti fin da subito si sono avvicendati in una serie di interventi che hanno visto intrecciare le tematiche sportive-sociali a quelle storico-culturali: la Società Sportiva Fortitudo nata nel 1903, giorno dell’Epifania per iniziativa del Cardinale Portanova e del parroco Don Antonio Attanasio, si è posta fin da subito come fortezza per la salvaguardia dell’animo delle future generazioni, molto
spesso abbandonate a se stesse ed ai “pericoli della strada”. Nell’ottobre del 1907, i giovani atleti si esibirono di fronte al re Vittorio Emanuele III, ma la vera e propria attività di questa realtà sportiva, nasce e si sviluppa solamente dopo la fine del secondo conflitto mondiale, nel 1966, anno di fondazione della “Nuova Fortitudo”.
La Fortitudo, non nasce solo come società dedita al gioco del calcio (dai campetti dei Monfortani, si passa a quelli di S. Brunello) con buoni risultati ottenuti sui campi di Terza Categoria, ma essa si occupa anche di altre attività quali judo ed arti marziali, discipline nelle quali ha primeggiato.
Il dibattito è proseguito con gli interventi di Giuseppe Pellicone, maestro di lotta di fama internazionale nonché Presidente onorario della Fortitudo; del prof. Giovanni Scotto, calciatore a livello dilettantistico della Società Sportiva, che inizialmente si chiama “Edera Fortitudo” con maglia verde e pantaloncini neri, colori che richiamano il Partito Repubblicano (all’epoca finanziatore della società) e successivamente “Metal Fortitudo” in onore del Dott. Palmenta; della dott.ssa Stefania Roberto e della dott.ssa Stefania Pisani, quest’ultima portatrice di una lettera-messaggio del monfortano Padre Santino; di seguito hanno avuto la parola il presidente del Consorzio del Bergamotto Ezio Pizzi ed il Presidente dell’Avis reggina, Antonio Romeo.
Pizzi, in particolare, si è soffermato non solo sulle tematiche sportive e solidali, ma ad esse ha assimilato quelle di carattere economico tracciando un excursus molto perspicace sull’utilizzo e le proprietà del bergamotto: attualmente sul nostro territorio, 6000 persone vivono di questo importantissimo agrume. Inoltre, Pizzi ha messo in evidenza che se tutti gli italiani consumassero 1 kg all’anno di bergamotto si andrebbe a quintuplicare la produzione attuale. Questi sono dati e constatazioni sicuramente da non sottovalutare. Antonio Romeo, invece, ha voluto lanciare un messaggio che si può riassumere nel binomio sport-solidarietà: “bisogna diffondere il senso civico oltre che con lo sport, anche con la donazione del sangue”. Romeo, inoltre, ha sottolineato come l’apertura di cardiochirurgia a Reggio comporterebbe l’aumento del fabbisogno di sangue, stimato in 15 mila unità l’anno.
La serata si è conclusa con l’intervento di Vincenzo Trapani Lombardo, presidente della fondazione Hospice, il quale ha evidenziato che l’Hospice è un luogo di rispetto e salvaguardia della vita, dove ogni uomo viene integralmente tutelato nella sua dignità.
Il cinquantenario della S.S Fortitudo 1966, ha dunque riunito in una piacevole serata i valori dello sport, della solidarietà, della cultura, ultimamente finiti nel dimenticatoio. Essendo valori, anche se dimenticati per molto tempo, questi riemergeranno perché insiti nel DNA della nostra città.
Francesco Marrara