Reggio Calabria. Studenti in piazza contro la riforma della scuola. Aperti striscioni contro esercitazioni Nato: «soldi alla scuola, non alla guerra», «Studenti in piazza contro buona scuola, Renzi e Ue», «contro la scuola di classe»: questi gli slogan dello spezzone studentesco organizzato dal Fronte della Gioventù Comunista nel corteo contro la riforma della scuola partito questa mattina da piazza De Nava.
«La Buona scuola di Renzi apre definitivamente all’ingresso dei capitali privati nelle scuole, sotto forma di finanziamenti che permetteranno alle imprese di influire sulla didattica» – ha affermato Fioranna Fontana, studentessa del Liceo Classico “T. Campanella” e responsabile locale del FGC. «Inaccettabili – prosegue – l’aziendalizzazione delle scuole, l’attacco al titolo di studio con la differenziazione dei curriculum studenteschi, la sostituzione della formazione tecnica e professionale con un’alternanza scuola-lavoro che consegna gli studenti nelle mani di aziende private, trasformandoli in manodopera a basso costo».
Nel mirino della gioventù comunista anche le esercitazioni Nato. Nel corteo sono stati esposti striscioni e distribuiti volantini contro il progetto “Trident Juncture” iniziato lo scorso 3 ottobre: «Oggi si spendono pochi spiccioli per il diritto allo studio e l’edilizia scolastica, ma la priorità dell’Italia è quella di giocare alla guerra contro la Russia. Il Governo mantiene stanziato un budget di 13 miliardi per gli F-35, una cifra vicina a quella che servirebbe per finanziare la ristrutturazione urgente dell’edilizia scolastica. Non accettiamo che si continui a tagliare sul nostro futuro: soldi alla scuola, non per la guerra».