Reggio Calabria. Nel tardo pomeriggio di ieri, a conclusione di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, la sezione specializzata nel contrasto ai reati contro la persona, sessuali ed in pregiudizio di minori, della Squadra Mobile, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare applicativa degli arresti domiciliari, emessa dal gip presso il locale Tribunale, nei confronti di un reggino di 25 anni, ritenuto presunto responsabile di atti persecutori (stalking) nei confronti della ex fidanzata.
L’attività origina dalla sensibilità dimostrata dagli operatori del “Centro per l’ascolto e lo smistamento in rete di chi subisce Abuso e violenza sessuale” di Reggio Calabria che, percependo il disagio vissuto da una giovane studentessa, a seguito della segnalazione del corpo docente dell’Istituto superiore frequentato dalla ragazza, hanno allertato gli investigatori della Mobile.
L’accusa all’uomo è di aver reiteratamente molestato e gravemente minacciato la giovane fragile donna, appena maggiorenne, con condotte violente, dal mese di maggio 2015, cagionandole un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, nonché il fondato timore per la sua incolumità e per quella dei suoi familiari, costringendola anche ad alterare le proprie abitudini di vita.
L’uomo, sempre secondo l’accusa, era riuscito, con le sue condotte illecite, ad assoggettare completamente la vittima, tanto da farle credere che le “punizioni” verbali e anche corporali, che la stessa era costretta a subire frequentemente, fossero solo la giusta conseguenza per non aver assecondato in tutto i desiderata dello stalker.
Il soggetto arrestato è altresì indagato per aver offeso, in più occasioni, l’onore ed il decoro della donna, conosciuta sul social network “Facebook”, nonché per averla colpita con pugni violenti, schiaffi e calci in varie parti del corpo, a seguito dei quali la giovane ha riportato ematomi e lividi diffusi.
La puntuale ricostruzione dei fatti, operata dagli investigatori della Squadra Mobile, avvalorata da numerose escussioni testimoniali ed accertamenti informatici, ha consentito di formulare, a carico dell’uomo, circostanziate ipotesi delittuose pienamente condivise dell’autorità giudiziaria.
Rintracciato in città, l’uomo è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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