Reggio Calabria. Il Senatore Antonio Caridi riprova a ritagliarsi il suo momento di gloria parlando contro Reggio Calabria forse in cerca di una nuova collocazione. Impossibilitato ad affermare un solo obiettivo da lui realizzato in favore della città, Caridi sembra gioire per il nuovo blocco del volo Reggio-Milano da parte di Alitalia.
La tratta rimarrà ferma, almeno stando a quanto comunicato ad oggi dalla Compagnia, dal prossimo 8 gennaio al 31 marzo, salvo poi tornare operativa in vista della stagione estiva, questi i fatti. Un fermo di circa 80 giorni che il Senatore Antonio Caridi, indifferente rispetto ai reali interessi dei reggini, tenta di sfruttare inseguendo qualche titolo sui giornali ed una sterile speculazione politica che Reggio Calabria non merita.
Proprio lui che da Senatore della Repubblica, nominato in Calabria per volere di Giuseppe Scopelliti, non ha mosso un solo dito per evitare la chiusura del volo. In questo quadro politico mentre l’Amministrazione ancora una volta, come giusto con il Sindaco Giuseppe Falcomatà in testa, è scesa in trincea per difendere la città, cosa faceva il Senatore Antonio Caridi?
Siamo stanchi di assistere alle pantomime di chi con questi comportamenti cerca di colpire alle spalle la nostra città, permettendosi pure di gioire pubblicamente quando qualcosa non va.
A questo punto è bene informare il Senatore, evidentemente poco attento o in palese malafede, che è solo grazie all’Amministrazione comunale ed alla stretta interlocuzione con Alitalia che i reggini hanno potuto utilizzare in questi mesi la tratta Reggio-Milano, e potranno farlo ancora da marzo in avanti.
Per amore di verità nessuno ha mai detto che si trattava di un provvedimento definitivo. Sappiamo benissimo, lo abbiamo detto più volte, che Alitalia è una compagnia privata e come tale opera esclusivamente per il suo profitto. Abbiamo informato la città passo passo, dicendo chiaramente che il prolungamento era previsto per il momento fino a gennaio. Il fatto che Caridi tenti di celare la realtà palesa una malafede che la città non merita da parte di un rappresentante in Parlamento. Il nostro è stato un ruolo di sensibilizzazione, al contrario di quello del Senatore, pronto a scagliarsi su una preda in difficoltà per i colpi che lui stesso e gli accoliti della sua parte politica hanno assestato alla città negli ultimi dieci anni.
Ci chiediamo ad esempio, e forse se lo domandano anche i reggini, cosa abbia fatto il Senatore Antonio Caridi a Palazzo Madama per la città di Reggio Calabria? Quale provvedimento ha prodotto in favore dei reggini? In che modo Caridi ha aiutato l’aeroporto dello Stretto quando per tre anni è stato assessore regionale alle attività produttive?
Il senatore avrà appreso, probabilmente solo dai giornali, visto che non si è mai interessato direttamente, che il “Tito Minniti” attraversa una delle fasi più difficili della sua storia. Cosa ha fatto lui per salvarlo? Cosa se non ordinare ai burattini della minoranza in consiglio comunale di fuggire dall’aula al momento del voto sul ripiano delle perdite dello scalo? Un comportamento assurdo, autoreferenziale, irrispettoso delle istituzioni, tra l’altro in contrasto da quello assunto dallo stesso partito di Forza Italia alla Provincia, dove le perdite di Sogas sono state ripianate su proposta di Giuseppe Raffa e grazie al voto determinante del Pd. Ci viene il sospetto allora che il comportamento assunto da Caridi e dai suoi non sia affatto finalizzato al bene della città, ma piuttosto a consumare qualche vendetta trasversale tutta interna a Forza Italia, contro il nemico di sempre che ora siede alla guida di Palazzo Alvaro. Il tutto a spese della città.
La verità tuttavia è più che evidente. E negli intendimenti di Caridi purtroppo l’aeroporto c’entra poco, il volo Reggio-Milano ancora meno. È chiaro a tutti che qui si sta celebrando un congresso, quello di Forza Italia, i cui scontri interni però vengono tutti addossati, come al solito, sulle spalle dei cittadini che, per fortuna, hanno capito benissimo a che gioco stanno giocando i fratelli coltelli caduti in disgrazia.
Antonino Castorina
Capogruppo Partito Democratico al Comune Reggio Calabria