di Fabio Papalia
Reggio Calabria. Città metropolitana: prossima fermata lo statuto, Raffa è pregato di scendere in corsa. Ieri si è riunito il primo Consiglio metropolitano di Reggio Calabria, un appuntamento molto atteso che segna l’inizio ufficiale dei lavori della nuova assemblea che, di fatto, ingloba e sostituisce la vecchia Provincia di Reggio Calabria. Il consiglio metropolitano ha osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto nel Centro Italia.
I lavori sono stati caratterizzati da una generale unità di intenti, sono intervenuti tutti i quattordici neo consiglieri, eletti a inizio agosto con il “nuovo” metodo delle elezioni di secondo grado, ossia non più direttamente dal popolo ma dagli stessi consiglieri e sindaci dei 97 Comuni della provincia reggina. L’unica donna in consiglio, Kety Belcastro, vice sindaco di Caulonia, è stata omaggiata con un mazzo di fiori offerto dal sindaco Falcomatà.
Dopo questo primo atto storico, la prossima fondamentale tappa di formazione della città metropolitana sarà costituita dall’approvazione dello statuto della città metropolitana. Il percorso da seguire, quindi, sarà quello prima della stesura e poi dell’approvazione definitiva dello statuto, un percorso condiviso da tutti, che il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ha auspicato si svolga nello stesso spirito dei padri costituenti.
«C’è la consapevolezza – ha detto Falcomatà – che siamo di fronte a un momento storico per il nostro territorio. Oggi si apre una fase costituente, alla quale arriviamo dopo un percorso fondato sulla responsabilità e sull’autorevolezza istituzionale. Più che voltare pagina oggi iniziamo a scrivere un nuovo libro. Sentiamo su di noi il peso della sfida, ma anche la bellezza del cambiamento».
Il consiglio ha poi proseguito i lavoro con l’approvazione dell’ordine del giorno in programma: verifica dei requisiti di eleggibilità, e comunicazioni del sindaco metropolitano. La maggioranza di centrosinistra ha presentato altri due argomenti all’ordine del giorno, uno votato all’unanimità (14 consiglieri più il sindaco) relativo al conferimento delle deleghe da parte della Regione Calabria. Si auspica in sostanza di completare il percorso di attribuzione delle deleghe alla città metropolitana, oltre quelle relative alla vecchia provincia, si chiede però che vengano ampliate aggiungendo altre competenze come turismo e cultura.
L’altro argomento, è stata la richiesta, proposta dal consigliere Filippo Bova, di dimissioni al presidente uscente in regime di prorogatio, Giuseppe Raffa. Richiesta motivata per accelerare il processo di costituzione della Città metropolitana e per garantire la piena funzionalità al nuovo organo. A Raffa si chiede di fare un passo indietro, anche perché la legge gli consente l’ordinaria amministrazione fino al varo dello statuto metropolitano, e tra gli atti di ordinaria amministrazione vi è il bilancio previsionale, che poi però sarà il nuovo organo a dover gestire. Inoltre, è stato motivato, è già prassi di altre città metropolitane, come Messina e Venezia, che il presidente uscente rassegni le dimissioni già in questa prima fase del nuovo organo. Unici due astenuti, i consiglieri Edoardo Lamberti Castronuovo e Salvatore Fuda.
Già nei giorni scorsi Raffa aveva fatto sapere di non volersi dimettere, reindirizzando le critiche mossegli dal centrosinistra allo stesso centrosinistra di governo che ha formulato la previsione legislativa che prevede, appunto, la prorogatio fino all’approvazione dello statuto.
photo Domenico Notaro