Reggio Calabria. Una volta era il “tricolore” la più bella, poi dopo il crollo del muro, le privatizzazioni, la globalizzazione, la flessibilità, il bicameralismo da superare, il precariato, il referendum costituzionale e i governi tecnici, anche il rosso è diventato di troppo: forse sono le ristrettezze economiche che impongono uno sbiadito “bicolore” che sventola impietoso nella centralissima piazza Garibaldi, nella foto che ci ha inviato un lettore. E’ un segno dei tempi. Se l’Italia perde pezzi anche la bandiera non è da meno, a Reggio Calabria non c’è più il terzo colore. Forse non è un caso. Manca proprio il rosso, che simboleggia il sangue, la sofferenza di tutte le persone che hanno inseguito il sogno della libertà e hanno combattuto per l’Unità d’Italia: il nostro non è più un Paese per patrioti.
Fabio Papalia