Reggio Calabria. Ieri, 28 febbraio 2017, è avvenuta un’aggressione ai danni di un assistente capo della polizia penitenziaria durante lo svolgimento del servizio, presso gli II.PP. di Reggio Calabria “Arghillà”. Lo rende noto il segretario regionale del Sinappe, Fabio Viglianti. “Pochi giorni prima – è la ricostruzione offerta da Viglianti – il detenuto autore del vile gesto, aveva accusato un malore e chiesto al poliziotto penitenziario “vittima”, operante all’interno del reparto in cui era ubicato, di avvisare il medico, cosa che il collega faceva subito; il ristretto però, convinto che ciò non fosse accaduto, unitamente al compagno di cella, aggrediva verbalmente l’Assistente serbando del rancore nei suoi confronti, nonostante le rassicurazione di quest’ultimo. Alla prima occasione quindi, non curante della presenza del preposto, il detenuto de quo sferrava un colpo al viso del poliziotto penitenziario, il quale con grande fermezza e professionalità cercava di riportare alla calma lo stesso al fine di evitare che la situazione potesse degenerare”. “Ennesima grave aggressione – commenta il segretario del Sinappe – registrata all’interno dei penitenziari italiani ancora una volta nei confronti del personale di polizia penitenziaria che con spirito di abnegazione quotidianamente rischia la propria incolumità. Il SiNAPPe non può non congratularsi con il collega che ha reagito in maniera misurata e professionale, ma allo stesso tempo denuncia a gran voce la necessità di un intervento forte dai Vertici che hanno il dovere di salvaguardare la vita dei lavoratori, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e protetto”.
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