Il settore del gioco online ha trovato un Italia un terreno molto fertile, a tal punto da destare l’interesse di un gran numero di importanti operatori stranieri. Una situazione dovuta non tanto alla reputazione di “popolo di scommettitori” che da sempre etichetta gli italiani, quanto piuttosto alla qualità del sistema normativo che regola il mercato del gaming attraverso la rete nel nostro Paese.
Secondo uno studio dell’Osservatorio Gioco Online nel 2016 il settore è stato protagonista di una crescita impressionante: circa il 25% rispetto all’anno precedente, per una spesa complessiva per la prima volta superiore al miliardo di euro ed una raccolta lorda di oltre 22 miliardi. Un risultato ottenuto in larga parte proprio per l’interesse dimostratro da grandi brand stranieri come Bet365, SkyBet, William Hill e molti altri, che hanno aderito alla normativa italiana adeguando le piattaforme di gaming per ottenere una concessione e quindi operare in modo del tutto legale e trasparente in Italia.
Le stime parlano di un numero di giocatori che sfiora il milione e ottocento mila, considerando tutti coloro che nel 2016 hanno effettuato almeno una scommessa o una puntata per denaro sul web, con una spesa media di circa 50 euro al mese.
A dare il maggior impulso al settore sono come sempre casino online e scommesse sportive. L’offerta sempre più accattivante che vede protagonisti i casino games continua a far registrare risultati davvero positivi, considerando che oltre 400 milioni di euro di spesa derivano proprio dal settore dei casino, un mondo dalle dinamiche più complesse di quello che può sembrare vedendo un semplice spot pubblicitario in TV che informa sull’offerte disponibili in quanto a bonus e giochi, come si intuisce navigando tra le centinaia di pagine di siti web specializzati come Wisecasino.
Anche le scommesse sportive online fanno galoppare il settore, mostrando un incremento nella raccolta lorda che arriva a 7,5 miliardi di euro, +34% rispetto al 2015. Anche in questo caso l’ingresso nel mercato legale di operatori stranieri e l’elevato numero di contenuti pubblicitari durante tutti i più importanti eventi sportivi hanno fatto lievitare gli introiti. Destano invece meno interesse il poker online e gli skill games, che dopo aver vissuto il loro periodo di gloria subito dopo la loro legalizzazione hanno poi iniziato a perdere terreno in favore di altre tipologie di azzardo telematico.
Una situazione che desta la gioia dei brand che offrono servizi di gioco d’azzardo e dell’erario, che incassa sempre più proventi dalla tassazione prevista. Meno roseo invece il punto di vista di chi si occupa dei problemi legati al gioco patologico, una problematica legata a doppio filo all’espansione del mercato dell’azzardo, soprattutto se ad una possibile riduzione degli apparecchi Slot e VLT nei locali sul territorio si contrappone una sempre più inarrestabile offerta di gioco attraverso internet.