Pescara. Natale “Nat” Laurendi ( gli venne dato il nome del nonno materno) nacque a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il 7 agosto del 1923 da Domenico e Grazia Maria Crea (1897) . I genitori nel momento della sua nascita avevano rispettivamente: Domenico 31 anni e Grazia 32. Nello stesso anno la famiglia Laurendi decise di emigrare per gli Stati Uniti. Arrivarono ad “Ellis Island” a bordo del piroscafo “Paris”.
“Nat” si mostrò sin da bambino sveglio, intraprendente e coraggioso. Scelse, diversamente da alcuni suoi amici, la strada della legalità. Si iscrisse alla “ National Radio Institute”“ una scuola privata, per corrispondenza, che preparava i futuri operatori tecnici e radiofonici. Nel suo corso risultò primo. Nella seconda Guerra Mondiale come agente speciale servì nella “Army Counterintelligence Corps” e inviato in Italia (investigatore e interprete). Si guadagnò la “Bronze Star”. Nel 1951 entrò nel Dipartimento di Polizia di New York e assegnato alla squadra del procuratore distrettuale di Manhattan che lo mise a lavorare sui più grandi e pericolosi casi di racket. Per un periodo Robert F. Kennedy, allora a capo di un comitato investigativo del Senato per la criminalità organizzata, lo volle nel suo team.
Nel 1962, Frank S. Hogan, il famoso Procuratore Distrettuale di Manhattan, lo scelse per utilizzare il poligrafo (“macchina della verità) e lui in breve ne ottenne una straordinaria padronanza. Affinò i test di poligrafia riuscendo a determinare se la persona stesse dicendo la verità attraverso la valutazione delle reazioni alle sue domande. Il tutto riportato sul grafico. Il suo apporto fu determinante nella risoluzione di innumerevoli casi. Il più celebre fu quello legato all’omicidio di Janice Wylie e Emily Hoffert, 1963, nel quale Natale “Nat” Laurendi riuscì a dimostrare l’estraneità di un accusato, un ragazzo di colore, assicurando alla giustizia il vero colpevole. Nel 1969 conseguì la Laurea in psicologia presso il “City College” di New York. Riuscì ad infliggere alla criminalità organizzata, attraverso la sua “macchina della verità” e alle sue straordinarie capacità investigative, dei veri “colpi mortali”. Lavorò come consulente, testimoniò in centinaia alle audizioni, tenne conferenze, scrisse articoli e libri. Fu anche responsabile del “Academy Certified Polygraphists”.
Fu membro di:” American Association for the Advancement of Science”, “American Bar Association (giustizia criminale), “Medical and Investigative Experts”, “Association Legal”, “Superior Officers Association Retired”, “Fraternal Order Police”, “Society Professional Investigators e tante altre. Sposò Laura Autelitanto ed ebbe sei figli Domenick, Susan, Adrienne, Loretta, Diana e Robert. La sua figura è presente in vari film e tra questi in “Lovelace” (venne interpretato dall’attore Eric Roberts). “Nat” orì il 21 dicembre del 1999.
Geremia Mancini
Presidente onorario “Ambasciatori della fame”