Fabio Ceraulo ama Palermo, convive ogni giorno con le sue contraddizioni e non riesce a fare a meno di scavare nel suo passato alla ricerca di ciò che ama raccontare: storie di persone, non di personaggi, che è abile nell’arricchire con il suo estro narrativo e con la profonda conoscenza dei tratti più caratteristici della sua gente.
L’autore torna in libreria con “Anima di polvere” (Edizioni Leima), disponibile dal 15 giugno 2017, uno spaccato crudo e onesto del Risorgimento siciliano: ieri, come oggi, bisognava scegliere da che parte schierarsi, per cosa combattere, per quali ideali lottare, sempre a un passo dalla morte. È in quel periodo che è vissuto Sebastiano Camarrone, figlio del pizzicagnolo del quartiere Capo di Palermo: un giovane coraggioso dall’animo inquieto, scosso da impeti di giustizia, armato solo di coraggio e, a volte, di insano fervore. Sebastiano è stato una delle tredici vittime, un capitolo doloroso della storia della città che i palermitani, e non solo, potranno riscoprire, o magari apprendere grazie a questo sorprendente romanzo.
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