Gioia Tauro (Reggio Calabria). Consuntivo annuale per la locale Capitaneria di porto che, stamani, nel corso di una conferenza stampa ha tirato le somme dell’attività svolta nel 2008. È stato il comandante, capitano di fregata Giuseppe Andronaco, che ha illustrato ai rappresentanti degli organi d’informazione le attività svolte nell’ambito dei propri compiti istituzionali. Fra esse, l’attività di soccorso in mare (SAR), che ha coinvolto le unità navali e comportato numerosi interventi, prevalentemente svolti durante la stagione estiva, fra cui 10 risolutivi per la salvaguardia della vita umana in mare. Notevole è stata anche l’attività di polizia marittima, durante la quale sono state effettuate 135 missioni in mare e 350 controlli a unità da pesca, che hanno comportato numerose sanzioni e, in particolare, sequestri rivolti all’utilizzo di attrezzature da pesca vietate. Anche nel settore del diporto nautico è stata rivolta particolare attenzione, con controlli mirati al pacifico e corretto uso del mare nel rispetto della reciproca convivenza. Il fine, come più volte accennato, sia in attività di pesca che di diporto, è sempre stato quello di prevenire e non di reprimere, invogliando l’utenza verso il rispetto delle attività marittime venendo incontro alle diverse esigenze manifestate. A tal proposito, sono state programmate delle conferenze rivolte sia ai pescatori che agli utenti in genere del mare per affrontare e discutere problematiche di interesse.
Particolare attenzione all’attività svolta in materia ambientale dall’apposito nucleo costituito presso la Capitaneria che, operando a 360° sia in mare sia a terra, ha effettuato circa 50 controlli rivolti agli abusi in materia di scarichi illeciti, sversamenti lungo gli argini dei fiumi e immissioni di prodotti derivanti dalla lavorazione degli agrumi e delle olive. Durante tali attività sono state elevate numerose sanzioni con conseguenti sequestri penalmente rilevanti. Nota a parte meritano i controlli sul traffico mercantile internazionale che numeroso scala il porto di Gioia Tauro; infatti, al fine di garantire la sicurezza della navigazione ed il rispetto delle pertinenti norme internazionali, sono state controllate circa 130 navi di cui 4 detenute per evidenti carenze e rilasciate solo dopo l’eliminazione delle stesse.
Di contro sono state implementate le procedure sulla security marittima ed effettuate le relative esercitazioni. Importante iniziativa è stata anche quella rivolta alla raccolta di razzi e segnalamenti fumogeni scaduti, scoraggiando l’uso improprio di detti strumenti e sollecitando, tramite l’intervento del proprio Comando Generale, l’adozione di una norma di legge a tutela dell’ambiente e dello stesso consumatore. Complessivamente l’attività svolta soddisfa gli uomini della Capitaneria, soprattutto in termini sostanziali e di immagine nei confronti dell’utenza e dello stesso cittadino. «Per il futuro, – ha affermato il comandante Andronaco – nel continuare a perseguire i propri fini istituzionali, è intenzione rivolgere particolare attenzione al porto, condividerne la crescita ed implementare i servizi tecnico-nautici in maniera più incisiva e dedicata al fine di garantire la massima sicurezza delle operazioni di ingresso-ormeggio-uscita delle navi che, di stazza sempre più elevata, scalano Gioia Tauro».