Bovalino. Sono stati sottoposti ad intervento chirurgico G.G., 51 anni e il figlio di 17, feriti in un agguato la notte tra sabato e domenica a Bovalino. Le condizioni di padre e figlio, ricoverati presso l’ospedale di Locri in prognosi riservata, sono sempre molto gravi, anche se stabili. Il padre e il figlio risiedono da anni a Settimo Torinese e si trovavano in questi giorni in Calabria per le festività natalizie. I carabinieri del Gruppo di Locri, diretto dal tenente colonnello Francesco Iacono, sono impegnati nelle indagini. Gli investigatori dell’Arma, che sull’attività d’indagine mantengono il più stretto riserbo, stanno tentando di accertare il movente del duplice tentato omicidio. Al momento non sarebbero emersi collegamenti tra G.G., originario di San Luca, e le cosche locali. I militari dell’Arma, infatti, escluderebbero anche un collegamento con la faida che contrappone da anni alcune cosche nel centro della Locride. Secondo i carabinieri il vero obiettivo dei sicari, tra i due, sarebbe il padre. Quest’ultimo, imprenditore edile, ha dei precedenti per mafia, droga, riciclaggio e reati contro il patrimonio, commessi in Piemonte.