Reggio Calabria. «Mi hanno lasciata sola. Più volte ho sollecitato l’installazione di un sistema di videosorveglianza, ma non ho ricevuto risposta». A dirlo è stata Adriana Musella, presidente dell’associazione antimafia Riferimenti, raggiunta telefonicamente dopo il danneggiamento della sede a Reggio Calabria. Accertato che si è trattato di un atto di vandalismo generalizzato che ha colpito l’intera zona di via XXV Luglio, «se ci fosse stato l’impianto – aggiunge il presidente dell’associazione antimafia – adesso comunque sapremmo chi è stato a lanciare i petardi».
«Io e l’associazione – ha proseguito Adriana Musella – siamo stati lasciati senza protezione. Quando mi muovo lo faccio con la mia autovettura. Perché, invece, in altre città si vedono scorte ovunque? Non ci tengo ad avere uno status symbol, ma a Reggio non c’è protezione. L’unica di cui attualmente gode la sede di Riferimenti è rappresentata dai vetri blindati, che non sono stati forniti dallo Stato, bensì dalla ‘ndrangheta, che li aveva installati prima che l’immobile fosse confiscato».