Cosoleto (Reggio Calabria). Un giovane, ritenuto uno dei responsabili della rapina ai danni di due cacciatori, avvenuta lo scorso 30 novembre in agro del Comune di Melicuccà, è stato tratto in arresto dai carabinieri della Compagnia di Palmi, diretta dal capitano Pasquale Sasso Iovine. Nel pomeriggio di quella giornata i malviventi, dopo aver bloccato i cacciatori al termine di una battuta di caccia, si erano dati alla fuga appropriandosi, oltre che dei fucili, anche dell’autovettura dei due cacciatori, considerando di poterla tranquillamente “farla franca”. Subito dopo l’allarme la centrale operativa della Compagnia ha attivato il dispositivo antirapina che ha coinvolto le diverse pattuglie che perlustravano la zona. I militari della Stazione di Melicuccà, riusciti a raggiungere brevemente il posto della rapina, hanno notato allontanarsi dal luogo proprio l’autovettura in precedenza rapinata alla cui guida vi era il giovane che, lanciata l’autovettura a folle velocità, riusciva dileguarsi, anche grazie a manovre alquanto spericolate.
Da ciò è partita l’indagine, svolta con particolare zelo dai carabinieri di Melicuccà anche attraverso sofisticate tecniche e camuffamenti vari, che ha portato il Gip presso il Tribunale di Palmi ad emettere, su richiesta del sostituto procuratore, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il giovane. I reati contestati sono: rapina e porto e detenzione abusiva di armi. L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba. L’arrestato è stato localizzato a Cosoleto dove è stato ammanettato dal personale dell’Arma delle Stazioni di Melicuccà e Cosoleto. I carabinieri sono da tempo impegnati negli appositi servizi finalizzati alla prevenzione e la repressione del triste fenomeno dei furti ai cacciatori. Rispetto alla scorso anno, grazie alla Benemerita le rapine ai danni dei seguaci della Dea Diana, hanno fatto registrare un sensibile decremento. L’azione dei carabinieri della Compagnia di Palmi segna un ulteriore punto significativo nel campo della repressione di questo particolare reato, che desta grave allarme sociale.