di Francesco Tiziano
Vuole essere, e forse lo è, un appello accorato: non vendete Bernardo Corradi. Destinatari della richiesta, patron Lillo Foti e il direttore generale Gabriele Martino, il braccio e la mente del mercato di riparazione della Reggina. Ci guarderemmo bene dal propinare consigli a chi ne sa molto, ma veramente molto, più di noi, cronisti innamorati della maglia amaranto, ma una riflessione tecnico-calcistica ce la concediamo.
Ed allora, avanti tutti, capitanando il partito, ahinoi sparuto, del pro-Corradi. Innanzitutto ci è simpatico: dote che in maglietta e calzoncini serve a ben poco ma che non guasta in questa annata di crisi economica internazionale e di lotta, infuocata come mai, per sfuggire alle tre piazze che valgono gli inferi della serie B. Bernardo Corradi, inoltre, è anche una persona perbene, ragazzo educato, professionista ineccepibile. La “sua” la dice, eccome se la dice, ma la esterna nelle sedi opportune. L’avete mai visto lasciarsi andare ad una sceneggiata fuori dalle regole? L’avete mai sentito pronunciare un “vaffa” ad Orlandi oppure lasciare in anticipo il manto erboso o occupare la panchina fin dal primo minuto di gara tra sceneggiate ed atteggiamenti alla Cassano? Eh no – detrattori datene atto – mai una virgola o uno spiffero fuori posto. Eppure l’ex Orlandi di “sollecitazioni” all’ira funesta di qualsiasi essere umano, anche di chi gioca il giovedì sera a calcetto, gliene ha date a iosa.
Passiamo alle motivazioni tecniche. Riflessione scontata: ma come può la nostra Reggina privarsi di un calciatore che ha sorretto, praticamente da solo, il peso dell’attacco della Reggina in queste prime diciassette, tribolatissime, giornate di campionato; o di un attaccante che ha messo a segno sette reti; o di un atleta che vanta esperienza da vendere per chiunque gironzoli al “Sant’Agata”.
Eppure sembra scontato il suo addio alla maglia amaranto, allo Stretto, alla missione salvezza della Reggina. Eppure ci farebbe comodo questo marcantonio che sgomita e tiene alta la squadra, si dice così nel calcio parlato di oggi, che segna e finalizza anche con buona media e rassicurante frequenza. Ed allora: avanti con i chiarimenti, se c’è da chiarirsi; fuori il rancore e le incomprensioni, se ve ne siano e forse ce ne saranno. Ma teniamoci questo attaccante, questo calciatore che nel 4-4-2 di mister Pillon potrebbe ulteriormente costituire la chiave di volta verso la quartultima piazza.
Dribbliamo pure le “sirene” bolognesi, con relativi milioncini di euro, perché abbiamo bisogno di tutti per avviare una marcia spedita, e costante, verso i lidi tranquilli della classifica. Anche di Bernardo Corradi e dei gol che farà.