REGGIO CALABRIA – Il ciclista Sergio Laganà, classe 1982, di Reggio Calabria, ha rinnovato per altri due anni il contratto con la prestigiosa società bresciana “LPR Brakes – Vini Farnesi” del Team Manager Fabio Bordonali, che annovera nelle sue fila i campioni Danilo Di Luca, Alessandro Petacchi, Paolo Savoldelli e Daniele Pietropolli, vincitore del Giro della Provincia di Reggio Calabria 2008. Il reggino, professionista dal 2007, è in ritiro con la squadra alle Gran Canarie in Spagna, fino alla presentazione ufficiale prevista l’1 febbraio ad Ortona, sede dello sponsor. Successivamente, proseguirà la preparazione atletica a Terracina in vista del primo impegno della nuova stagione, il “Giro del Mediterraneo”, in programma ad Onoratico.
“Spero di essere in squadra per il Giro d’Italia di quest’anno – commenta Sergio Laganà – ringrazio il presidente della LPR, Luciano Arici, il team manager Fabio Bordonali, il direttore sportivo Giovanni Fidanza e tutto l’organico che mi ha dato fiducia, aiutandomi a migliorare in questi tre anni. Voglio dare il mio contributo nelle gare che contano, come la “Tirreno – Adriatico” e la “Milano – Sanremo”. I migliori piazzamenti di Laganà con l’LPR, per la quale difende i colori da tre stagioni, sono la vittoria di una tappa al “Giro della Costa D’Avorio”, lo scorso anno, e la conquista della maglia a pois al “Giro di Germania” 2007. La breve, ma intensa carriera di Laganà, lo vede tardivamente salire in sella ad una bicicletta da corsa. A sedici anni, infatti, conosce l’attuale commissario tecnico della federciclismo calabra, Pino Neto, che, intravedendone il talento, lo tessera con il proprio gruppo sportivo, il“Reggina Team Neto”. Il sacrificio, la pedalata sciolta sulle salite più impervie e lo spirito di squadra permettono al giovane Laganà di distinguersi a tal punto da essere ingaggiato, da dilettante, dalla prestigiosa Associazione Monsummanese Ciclistica, società toscana che lo fa esordire nel circuito internazionale. Nel 2006, con i toscani, vince il prestigioso “Gran Premio Industria del Cuoio e delle Pelli” a Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, ma è grazie alla telecronaca Rai del Campionato Nazionale Italiano Elite su strada, svolto in Friuli, che salta agli onori della cronaca sportiva. In quell’occasione infatti, sulle proibitive Dolomiti, penultima tappa che precedeva la passerella di Bolzano, pedala da sfiancare tutti, soprattutto l’ucraino Dmitro Grabovskyy della “Finauto Sport Team Casini”, fino a quel momento primo in classifica, spianando la strada per la vittoria finale al compagno di squadra Dario Cataldo al quale, addirittura, ha ceduto la ruota posteriore per permettergli di giungere con successo all’arrivo.
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Impegnato nel sociale, Laganà ha anche fondato nel 2007 a Reggio Calabria, la “Sergio Laganà Cycling Team”, società concentrata sull’attività giovanile, ed è spesso ospite nelle manifestazioni ciclistiche della sua terra, offrendo la propria esperienza alle migliaia di giovani corridori calabresi che vedono in lui un esempio concreto di riuscita in uno sport che, negli ultimi anni, tra crisi economica e doping, non naviga in buone acque. Non vi sono rimpianti nella fiorente carriera di questo giovane atleta che, dopo la maggiore età, ha dovuto allontanarsi dalla famiglia per seguire la sua passione. L’unico rammarico è non aver potuto esaudire il sogno del nonno Filippo, scomparso nel 2005, e primo a credere nelle capacità del nipote, che desiderava vedere Sergio in tv, da professionista, spalla a spalla con i nomi illustri di questo affascinante sport.