AG su Metropolitana del mare

Reggio Calabria. Sembra che i recenti eventi meteorologici e la fragilità evidente dei nostri sistemi di trasporto abbia finalmente rimesso in moto la discussione riguardo la metropolitana del mare. Ma se nel frattempo l’A3 rischia di diventare una trappola per topi a causa delle frane, nemmeno il trasporto marittimo sembra promettere granché per il futuro, in particolare per quanto riguarda i mezzi veloci! Dopo l’ira funesta dei pendolari dello scorso autunno, furono promessi tavoli di concertazione di tutti i tipi; alcuni sono stati realmente convocati, altri invece no!

Il risultato? Bluvia-Rfi e Ustica Lines, vincitrici del bando, risultano inadempienti e la metropolitana del mare non è entrata in funzione per la gioia dei viaggiatori che adesso emigrano verso Villa per poter raggiungere Messina! Una situazione paradossale che forse solo nel nostro Sud si può verificare: pochi si ribellano, alcuni si lamentano, e gli altri, giustamente e legittimamente, preferiscono andare a lavorare o studiare. Ma il paradosso che, a dire il vero pare ancora più grande, è un altro: le istituzioni sonnecchiano! In un’area che potenzialmente è capace di attrarre turismo, ricchezza, lavoro e sviluppo, siamo rimasti ancora troppo indietro.
Un bando ministeriale fatto con i piedi dall’allora ministro Bianchi non ha tenuto conto di nessuna delle necessità dei futuri utenti del servizio, prevedendo un’inutile navigazione circolare degli aliscafi che allunga solo i tempi del collegamento tra le due sponde. Ora mi chiedo se siano necessari 3 anni (e anche di più), 30 milioni di euro (assegnati dal bando), due governi e decine di teste pensanti, per capire che il servizio di aliscafi va semplicemente potenziato aumentando il numero, la frequenza delle corse (anche notturne), e il numero di navette che provvedono a collegare un braccio di mare di 3 miserissimi km. Il collegamento diretto, cosiddetto “a pendolo”, tra le città è la soluzione migliore, e basta semplicemente il buon senso per comprenderlo.Son cose queste che Azione Giovani ripete da mesi, sia con la sua petizione popolare che ha raccolto migliaia di adesioni, ma anche in occasione del tavolo convocato a Messina lo scorso novembre, dove mettemmo in luce le castronerie del bando ottenendo l’ampio sostegno delle istituzioni riunite in quell’occasione.

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Da allora cosa è cambiato? A parte la prossima conclusione dei lavori del pontile dell’aeroporto, siamo punto e a capo: il Tar avvia l’esame del ricorso della Snav esclusa dal bando ministeriale, ma perché Bluvia non fa partire il servizio per il quale probabilmente ha già iniziato a ricevere i fondi statali? La disapplicazione del diritto è totale, in quanto il ricorso avanzato presso il tribunale amministrativo non può sospendere l’applicazione del bando, specie allorchè questo riguardi un servizio pubblico essenziale. Dopo la decisione sull’istanza sospensiva, Bluvia ha forse intenzione di attendere i mesi necessari per quella sul merito e forse anche l’esito dell’impugnazione al Consiglio di Stato per attivare un servizio che ha già da un mese l’obbligo di avviare ? In tal caso noi pendolari, ma non solo, anche noi reggini, noi messinesi, noi villesi, calabresi e siciliani, italiani e stranieri potremmo soltanto fare “il segno della croce” e continuare le nostre peripezie sullo Stretto.Ci siamo stancati davvero! Potremmo anche attendere un fantomatico tavolo ministeriale, già invocato a gran voce da mesi, come tante altre cose del resto, ma crediamo che ormai i tempi siano maturi per ben altre soluzioni, rapide e concrete! Tra nemmeno un mese riprenderanno anche le lezioni universitarie, saranno pronti i nostri futuristici e mirabolanti mezzi di trasporto ad accogliere l’ondata di pendolari che attraverserà lo Stretto? Mah, chi lo sa!

Antonio Sgrò
dirigente comunale Azione Giovani Reggio Calabria
(futura area intergrata dello Stretto, si spera)

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