CADI REAL REGGIO: Lo Gatto, Pratticò, Vadalà, Oliveri, Bianco, Marcianò, Labate, Durante, Rappocciolo, Calafiore, Gregorace, Ferrara. All. Emo.
APULIA ALTAMURA: Spider, Caputo, Hauè, Ragone, Cirrottola, Aruanno, Da Cunha, Mercadante, Panarella, Da Silva, Combercato, Crisanti. All. Rondinone.
MARCATORI: nel pt 2’ Calafiore, 12’ e 19’ Marcianò; nel st 10’ Marcianò, 14’ Kauè, 15’ Da Cunha, 16’ Aruanno, 19’ Kauè.
ARBITRI: Samaritano di Trapani e Greborio di Palermo.
NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti Aruanno, Da Silva, Spider, Cristante. Espulso Mercadante.
Reggio Calabria. Beffa fu all’andata, peggio ancora al ritorno, con i pugliesi a far festa (giustamente) per un pareggio conquistato che ha del clamoroso per come si è alla fine realizzato. Dall’altra sponda, la faccia di coach Roberto Emo a bocce ferme fornisce un quadro ben chiaro della situazione. Due punti persi che chissà il peso che avranno nell’economia di una stagione, quella amaranto ovviamente. .[ad#ad-1]
Non ci si capacita davvero di come sono andate a finire le cose nel match di ieri, soprattutto considerando la prima frazione di gara, conclusasi con un secco 3-0 per i padroni di casa. Amaranto in gol già al 2’ con una serpentina stile vecchi tempi da parte di Calafiore e raddoppio al 12’ con Marcianò bravo a concludere una percussione in area pugliese avviata da Rappocciolo. Poi sesto fallo a carico dell’Altamura e l’estroso portiere ospite Spider si superava una prima volta su Marcianò e una seconda su Bianco, quindi quasi allo scadere ecco il tris reggino con ancora protagonista Marcianò che trasformava un rigore concesso per fallo in area su Calafiore. Gara finita, questo era il pensiero generale sugli spalti del Botteghelle al riposo, d’altra parte la ripresa iniziava sulla falsariga della prima, con il rigore parato da Lo Gatto al collega Spider al 5’, l’espulsione di Mercadante all’8 e soprattutto con il gol, il quarto della giornata per la Cadi, messo a segno al 10’ da Marcianò (tripletta per lui) al termine di una combinazione strappa applausi Bianco-Rappocciolo. E così la rete dell’Apulia al 14’ messa a segno da Kauè veniva considerata dai più come il classico gol della bandiera e non l’inizio della prodigiosa rimonta pugliese. Un minuto (15’) e l’Altamura passava ancora con Da Cunha, poi Aruanno (17’), approfittando di una palla persa da Bianco, faceva presagire a tutti l’irreparabile che puntuale giungeva a 40 secondi dal termine con ancora protagonisti da una parte Kauè e dall’altra la solita ed imperdonabile sbadataggine da parte amaranto. Fra sette giorni il Gragnano sarà di scena al Botteghelle. Per la serie i rimpianti sono appena iniziati.
Antonio Virduci