L’ambasciata italiana a Londra ha registrato un avvenimento storico per la città di Reggio Calabria: la firma del contratto per l’affidamento della progettazione del Waterfront. La cerimonia ha visto come principali protagonisti il sindaco Giuseppe Scopelliti e gli architetti Zaha Hadid e Patrick Schumacher vincitori, a suo tempo, del concorso internazionale di progettazione, bandito dall’Amministrazione di palazzo San Giorgio, al quale hanno partecipato 49 studi tecnici di fama internazionale. Per il Comune di Reggio erano presenti anche l’architetto Gianni Artuso, coordinatore delle opere del Decreto Reggio, e l’ing. Pasquale Crucitti, responsabile del procedimento.
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La firma del contratto è stata preceduta, in presenza di autorità italiane ed inglesi, da una relazione tecnica dell’opera che sorgerà sul fronte a mare: il Museo del Mediterraneo (uno spazio sarà dedicato a Gianni Versace) in località Porto Candeloro ed un centro polifunzionale in prossimità delle aree sottostanti la stazione centrale.
“L’idea di presentare questo progetto – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Scopelliti – nella sede prestigiosa dell’ambasciata italiana è motivo di grande orgoglio per la città e di gratificazione per una classe dirigente che, rispetto al passato, ha deciso di investire in grandi opere capaci di identificarci in tutto il mondo. Con questo concorso internazione abbiamo inteso proseguire il recupero estetico di un territorio dalle grandi potenzialità. Una volta realizzate, le opere renderanno ancora più bello ed affascinante il nostro lungomare, decantato dai poeti del Novecento. Questo investimento consentirà di valorizzare ancora di più il litorale vero volano di sviluppo di una terra dalla grande vocazione turistica”. L’architetto Zaha Hadid, ha dichiarato di essere stata profondamente toccata dalle bellezze di questo territorio. “Quello che è interessante – ha sottolineato Zaha Hadid – è che questa città inizia ad avere degli elidici culturali. Nelle metropoli, non possono non esserci delle strutture culturali. Quest’opera è una cosa meravigliosa, non solo. per le persone del luogo, ma anche per quelle che vengono da fuori. Non esistono solo valori storici, ma anche ambizioni per il futuro”. L’altro progettista, l’architetto Patrick Schumacher (socio di Hadid) ha detto: “L’Italia ha i più bei capolavori non solo del passato, come del Rinascimento, ma anche dei tempi moderni. Siamo orgogliosi di ave partecipato a questa gara e di essere stati scelti tra altri progetti italiani”. A seguire l’importante avvenimento, oltre le personalità del mondo dell’architettura internazionale ed gli esponenti del mondo culturale e politico, anche testate giornalistiche di grande tradizione: Financial Times, Architectural Review, Il Tempo, Building Magazine, Ansa, Rai International, Wallpaper, Rai di Londra, Radio Rai, Rai Tg Parlamento, The Indipendent, Blue Print. A margine dell’appuntamento l’architetto Giovanni Artuso ha affermato: “L’evento che abbiamo vissuto a Londra rappresenta una straordinaria gratificazione per un percorso iniziato qualche anno fa e che ha visto una grande professionista come Zaha Hadid rendersi partecipe della crescita architettonica e culturale della città”. Mentre il responsabile del procedimento, ing. Pasquale Crucitti, ha sottolineato: “ Si tratta di uno dei più grossi in vestimenti mai realizzati a Reggio. Riteniamo che i tempi definiti nel contratto, 18 mesi per la progettazione esecutiva e tre anni per la realizzazione delle opere, possano essere rispettati anche se l’impegno è complesso e gravoso. La realizzazione dell’opera è talmente complessa che già dalla cantierizzazione provocherà importanti ricadute economiche ed occupazionali dirette ed indotte”.
(dal blog di Massimo Calabrò)