Reggio Calabria. La decisione della Commissione straordinaria dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio di potenziare il servizio ambulatoriale di assistenza sanitaria agli stranieri irregolari ”ha uno straordinario valore civico”. È quanto afferma, in una nota, Antonio Larosa, segretario provinciale di Rifondazione comunista di Reggio Calabria.
«Quella adottata con l’apertura di altri due ambulatori a Villa San Giovanni e a Melito Porto Salvo, oltre a quelli già funzionanti di Reggio Calabria e di Palmi, e con particolare riguardo alla tutela della gravidanza, dei minori e delle vaccinazioni – prosegue Larosa – è una decisione che contrasta apertamente e pubblicamente con il ‘razzismo di stato’ imposto dalla Lega Nord, vedi l’aberrante possibilità di denuncia dei clandestini che accedono alle cure mediche riconosciuta dalle modifiche legislative in corso».
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«Il servizio offerto dall’Azienda sanitaria, oltre 8 mila prestazioni eseguite agli stranieri irregolari nel corso del 2008 – sostiene ancora il segretario provinciale reggino del Prc – è di assoluto livello, anche grazie alla collaborazione attiva con i mediatori culturali e linguistici garantiti dall’Associazione Omnia: una dimostrazione tangibile di cosa significhi attuare serie politiche d’integrazione, di cosa significhi esaltare il carattere pubblico ed universale del nostro Sistema sanitario nazionale. Siamo lieti, come Rifondazione Comunista – prosegue ancora Larosa – di poter apprendere notizie di tale portata, elementi di resistenza critica da parte della società civile che si schiera, convintamente, dalla parte dei diritti umani universali, dalla parte dei soggetti deboli. Ringraziamo davvero l’Azienda sanitaria per il suo prezioso lavoro. Nell’occasione, inoltre, chiediamo a tutti i cittadini di buona volontà, e in particolare agli operatori della sanità pubblica, di voler sottoscrivere l’appello lanciato da Medici Senza Frontiere (Msf), Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi), Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (Simm) e Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (Oisg) per chiedere ai Senatori di respingere l’emendamento che elimina il principio di non segnalazione alle autorità per gli immigrati irregolari che si rivolgono a una struttura sanitaria. Riteniamo – conclude Larosa – che la Regione possa e debba fare come la Regione Puglia, che ‘convocherà un apposito comitato con i medici di base nel quale spiegare che alla base dell’accordo deve esserci una regola per cui chi sottoscrive la convenzione si deve impegnare a non denunciare mai i clandestini irregolari di cui eventualmente si farà carico: in questa direzione attiveremo i nostri rappresentanti in sede di Giunta e di Consiglio regionali»