Reggio Calabria. Il riassetto delle quindici circoscrizioni reggine, non è solo una questione geografica ma, prima di tutto, un momento per ridefinire le regole sulla base anche della legge che ne ha stabilito la loro riduzione. La pensa così il presidente della Circoscrizione Gebbione, Antonio Eori, che nel sostenere questo tipo di soluzione, ha in mente un riferimento ben preciso, citando Genova come esempio di decentramento eseguito sotto il profilo amministrativo, in modo ordinato.
Il capoluogo ligure infatti, ancor prima di procedere ad una semplice fusione tra territori, ha provveduto a definire la struttura amministrativa dei propri municipi, stabilendo le varie attribuzioni e dando vita di fatto a degli organi territoriali dotati di un più ampio margine d’azione rispetto alla sola funzione consultiva di cui sono dotate le circoscrizioni reggine. Sulla scorta di questo esempio, Eroi dunque suggerisce, di istituire a Reggio sei grandi municipi a cui va aggiunto quello centrale con Palazzo San Giorgio quale punto di riferimento principale. «In questo modo – ha spiegato Eroi – avremmo un municipio centrale in cui sono racchiuse le sedi istituzionali e storiche della città, entro un quadrilatero che va dal Calopinace, alla Via Marina e da Via Roma fino a Via Possidonea. I cittadini del centro storico quindi, potrebbero avere come interlocutori direttamente il sindaco, al posto del presidente di circoscrizione». L’analisi proposta da Eroi, si sposta immediatamente sul terreno dei numeri, e il riferimento immediato è ovviamente ai consiglieri circoscrizionali, che secondo il nuovo assetto ipotizzato dallo stesso Eroi, dovrebbero essere «trenta per ciascuno dei nuovi sei municipi. In questo modo ne avremmo in totale 180, molti di meno rispetto agli attuali 300. Non solo, nell’ottica di una maggiore dotazione di poteri sarebbe opportuno definire una vera e propria giunta, con quattro assessori eletti e dentro il consiglio, un ufficio di presidenza». Dunque la proposta proveniente dal Gebbione è chiara, adesso “la palla” passa direttamente nelle mani del primo cittadino, Giuseppe Scopelliti insieme al quale i rappresentanti delle circoscrizioni, contano di sedersi quanto prima intorno ad un tavolo per fare maggiore chiarezza tra le proposte fin qui avanzate e definire insieme un percorso decentrato il più possibile condiviso.