“L’occupazione abusiva di alloggi è un’azione illegale e non esistono giustificazioni di sorta. Accusare l’Amministrazione Comunale per responsabilità che non ha, come ha fatto il presidente dell’Opera Nomadi Giacomo Marino, significa voler a tutti i costi costruire polemiche artificiose, creando nel contempo una clima di tensione”.
[ad#ad-1]
È quanto dichiara Michele Raso, assessore comunale al Patrimonio Edilizio e Politiche abitative. “Perché Marino non mette in evidenza – prosegue Raso – che gli alloggi occupati in viale Europa sono in via di ristrutturazione dopo circa quindici anni dalla loro costruzione? Sono case costruite dalla Regione (Aterp) a seguito di un bando con relativa graduatoria destinate, una volta rifinite, agli aventi diritto e che oggi interessano anche il trasferimento degli abitanti di altri alloggi Aterp che sono stati dichiarati non idonei, quindi necessari di interventi di ristrutturazione. In un accordo con l’Aterp è stato anche stabilito il numero di famiglie interessate, circa 28. Marino, invece, perchè non denuncia che così facendo i rom che hanno occupato questi alloggi ricreano una situazione simile a quella del 208 vanificando il lavoro svolto dall’Amministrazione negli ultimi anni che ha operato una svolta epocale portando a compimento la delocalizzazione delle famiglie nomadi? Una situazione quindi inaccettabile pensando a quante famiglie aspettano di acquisire finalmente il loro alloggio dopo averne ottenuto l’assegnazione. Marino sa quanto siamo impegnati con il Sindaco sul fronte della legalità. Anche nel luglio del 2008 – prosegue l’assessore Raso – avevo immediatamente denunciato che erano stati occupati abusivamente ottanta alloggi. Negli anni abbiamo monitorato costantemente la situazione e oggi non possiamo permettere che questi alloggi non vadano ai legittimi assegnatari. Faremo di tutto, anche utilizzando i poteri che il Sindaco ha grazie al decreto-Maroni, per accelerare le procedure di sgombero. Con questo atteggiamento Marino non aiuta a risolvere i problemi abitativi ma addirittura legittima e quasi giustifica uno stato di occupazione abusiva. Abbiamo sempre instaurato – conclude Raso – un rapporto di collaborazione con tutti, compresa l’Opera Nomadi, ma non troviamo dall’altra parte la stessa partecipazione per risolvere i problemi. Non è così che si fanno gli interessi dei cittadini assegnatari, compresi i rom”.
Roto San Giorgio