Maltempo. Loiero: «Danni per un miliardo e 200 milioni»

Catanzaro. I danni causati dal maltempo in Calabria ammontano a un miliardo e 200 milioni di euro, di cui 700 milioni relativi ai nubifragi tra i mesi di novembre e dicembre scorsi e 500 milioni a quelli da gennaio fino a oggi. Lo ha detto il governatore Agazio Loiero alla riunione con i sindaci, i presidenti delle Province e gli amministratori locali della regione al centro agroalimentare di Lamezia Terme. Nel suo intervento Loiero è stato critico nei confronti del Governo “che non ha il Mezzogiorno tra le sue priorità” e ha stanziato fondi insufficienti a far fronte agli interventi.

“Non voglio fare polemiche ma non mi sono piaciute le parole del Sottosegretario Mantovano”, ha poi detto in relazione alle dichiarazioni del rappresentante del ministro delle Infrastrutture che venerdì scorso visitando Fagnano Castello (dove parte del cimitero è crollato) si era definito “sorpreso” per la mancata spesa dei 15 milioni di euro che il Consiglio dei Ministri aveva stanziato per far fronte alle somme urgenze e che sarebbe spettato gestire al presidente della Regione Calabria. Il Governo ha inoltre incrementato i fondi di ulteriori 40 milioni di euro su sollecitazione dei parlamentari calabresi ma la cifra, ha ribadito Loiero, è nettamente inferiore ai bisogni. Proprio per questo ha annunciato che sarà l’Ente regionale ad affrontare gran parte delle spese, attingendo ai fondi comunitari e ai fondi Fas “che saranno sottratti ad altri bisogni della regione”. La cifra stimata dai dipartimenti è 904 milioni di euro che serviranno per la ricostruzione e gli interventi richiesti dai Comuni che hanno subito notevoli danni dal maltempo. Altri 400 milioni di euro saranno presi invece dal fondo nazionale per le infrastrutture.  Un riconoscimento per  “il rispetto degli impegni assunti, anche a nome del governo” è stato rivolto dal presidente della giunta regionale della Calabria, Agazio Loiero al capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Loiero ha dato atto dell’importanza dei contenuti dell’ordinanza del 18 febbraio che non si limita solo agli aspetti emergenziali, ma prevede, da parte del commissario delegato, e cioè dello stesso Loiero, la costituzione e il coordinamento di un comitato di indirizzo per un’azione coordinata di tutte le amministrazioni preposte alla gestione e governo del territorio per affrontare, in maniera strutturale, il dissesto idrogeologico e idraulico in Calabria. «Purtroppo, una regione orograficamente difficile come la Calabria – ha affermato Loiero – impone interventi strutturali di lunga portata che dobbiamo avviare immediatamente e che fino a pochi anni fa non sono stati affrontati in maniera globale. Basti pensare che l’attrezzatura del territorio, il consolidamento delle aree degradate, la bonifica dei siti inquinati, la difesa delle coste, per citare alcuni dei grandi interventi necessari, richiederebbero risorse per decine di miliardi di euro.

Occorre un gioco di squadra forte e una governance interistituzionale permanente». Così il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, si è rivolto ai sindaci e ai presidenti delle Province, Comunità montane e Consorzi di bonifica nel suo intervento per fare l’analisi della situazione sui danni provocati dai nubifragi che si sono abbattuti sulla Calabria da novembre fino a pochi giorni fa. L’incontro, ha ribadito il governatore, è stato convocato “per tranquillizzarvi e informarvi su quanto il governo regionale sta facendo per affrontare e risolvere questo grosso problema, ma anche per ribadire l’esigenza che questa tematica ha un rilievo cosi globale e strategico che non si può risolvere se ciascuno gioca per sé”. Solo per far fronte ai lavori di somma urgenza per i danni di novembre e dicembre, spiega Loiero, “siamo intorno ai 30 milioni di euro e stiamo per trasmettere la documentazione alla protezione civile nazionale per dare sollievo ai comuni che hanno provveduto ad anticipare somme con fondi propri”.  Per affrontare l’emergenza maltempo, ha spiegato Lioero, a parte gli strumenti finanziari occorrerà uno sforzo congiunto, a tutti i livelli, una rete di soggetti capaci di organizzare, nelle migliori condizioni, la prevenzione, il monitoraggio e il pronto intervento. Verrà creata a tale scopo una struttura di coordinamento (protezione civile regionale, dipartimento dei lavori pubblici e autorità di bacino). Tale struttura avrà scopi diversi. Dovrà assistere il presidente, in quanto commissario delegato, sia nella fase emergenziale che nella fase di elaborazione del piano generale degli interventi per il governo del territorio previsto dalla seconda ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri. Quindi sarà  incaricata di coordinare direttamente gli uffici periferici di prevenzione e pronto intervento sia di competenza regionale, che di competenza provinciale e comunale ai fini del monitoraggio e dell’assistenza ai comuni interessati. Dovrà  poi collaborare con i Prefetti in quanto soggetti attuatori per il superamento dell’emergenza e verranno mobilitati anche l’Afor e i forestali. Infine sarà a fianco delle Province per quanto di loro competenza. Accanto a tale struttura di coordinamento verranno costituiti 5 nuclei provinciali operativi per i sopralluoghi e l’accertamento dei danni. A livello più strutturale, per come previsto tra l’altro dall’ultima ordinanza del Presidente del Consiglio, il commissario provvederà a rafforzare il servizio regionale di protezione civile, assicurando il massimo raccordo tra centro funzionale e sala operativa.

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