Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato la proposta di legge di iniziativa della giunta regionale che integra la legge regionale 30/2001, per la “regolamentazione della raccolta e commercializzazione dei funghi spontanei epigei ed ipogei, freschi e conservati”. «Il nuovo articolato – come ha detto l’assessore all’Agricoltura, Mario Pirillo, che ne aveva illustrato i contenuti in Commissione – supera una serie di difficoltà applicative, di perplessità interpretative e di lacune normative della legge attualmente in vigore».
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In particolare, le nuove norme indicano le dimensioni e le caratteristiche di un fungo idoneo alla raccolta; il limite di raccolta per le varie tipologie; i divieti e le deroghe alla raccolta; le metodiche di controllo micologico ed i requisiti per la commercializzazione; nuove regole per la raccolta dei tartufi (funghi ipogei) esistenti nel territorio calabrese. Il nuovo testo di legge, inoltre, vieta “ai soggetti di età inferiore ai 14 anni la raccolta di funghi tranne nel caso in cui siano accompagnati da persona adulta in possesso dell’apposito tesserino autorizzativo”. Con l’art. 12 della nuova legge si ampliano i compiti di controllo degli ispettorati micologici che hanno sede presso ogni azienda sanitaria. Gli ispettorati, tra l’altro, avranno il compito di organizzare i corsi per l’attestato di idoneità alla identificazione delle specie fungine e curare interventi di educazione e sensibilizzazione per la prevenzione delle intossicazioni. È stata introdotta anche una disciplina specifica per la raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi e conservati.