Reggio Calabria. Un incendio di vastissime proporzioni questa notte ha distrutto il ristorante “L’Epoque”, ospitato in una villa indipendente situata di fronte al Santuario di S. Antonio. L’allarme è scattato intorno alle ore 1,45. Percorrendo via Giuseppe Melacrino, all’altezza di via Santa Lucia al Parco lo scenario è dantesco, dalla sommità di via Collina degli Angeli si possono osservare colonne di fuoco alte una decina di metri. Le fiamme, secondo una prima ricostruzione, sono divampate nel grande gazebo in legno costruito nel cortile interno alle spalle della villa, al piano terreno. Di lì le fiamme hanno aggredito anche la terrazza, anch’essa in legno, ubicata al secondo piano dell’edificio, dove era stato ricavato un esclusivo disco-pub, il “Velvet lounge bar”.
Per ore è un inferno di fiamme, che ha richiesto il duro impegno dei vigili del fuoco del comando provinciale, diretto dall’ingegnere Antonio La Malfa, prontamente intervenuti insieme a diverse pattuglie della Squadra Volante, diretta dal vicequestore aggiunto Gerlando Costa. Due squadre, rispettivamente agli ordini dei caposquadra Saverio De Pasquale e Pietro Fedele, per complessivi 15 vigili del fuoco, coordinati sul posto dal caporeparto Angelo Latella, hanno dovuto impiegare un’autoscala e tre autobotti, da 4 mila, 8 mila e 28 mila litri. Quest’ultima è un vero e proprio tir, un gigante in dotazione al comando provinciale, capace di immagazzinare una quantità di acqua eccezionale, che è stato fatto convergere nella piazza del Santuario, assieme agli altri mezzi di soccorso. In tutto verranno riversati più di 50 mila litri d’acqua per avere ragione dell’incendio. Meritoria l’opera dei vigili del fuoco, che nello stretto vicolo che separa la villa dalle altre abitazioni, si sono dannati per circoscrivere l’incendio evitando così che il fuoco si propagasse anche alle altre abitazioni. A fare le spese dell’incendio è solo un’Alfa 147 parcheggiata al centro del vicolo, sull’automobile cade materiale arroventato, quando arrivano i vigili è già troppo tardi. E se da questo lato dell’edificio si combatte a stretto contatto con il fuoco, dall’altro lato la lotta viene ingaggiata da una distanza maggiore. Un mezzo dei vigili si fa strada nel cortile interno del condominio “Albatros”, separato dalla villa dalla strada in via Collina degli Angeli. Da lì è ben visibile l’intero fabbricato. La lancia dei vigili non riesce ad ammorbidire le fiamme, così viene collegata all’autopompa una manichetta e una lancia da 70 millimetri. Il getto d’acqua, adesso, è così potente che serve la forza di tre uomini per domare la lancia. Gli effetti sul fuoco però cominciano a farsi sentire. Intanto con l’autoscala altri vigili aggrediscono l’incendio dall’alto. Nell’aria risuona il rumore dei motori delle autopompe che piano piano inizia a sovrastare il crepitio del legno. Finalmente dopo più di due ore e mezzo, intorno alle 3,30 il grosso dell’incendio viene domato. Le operazioni di spegnimento proseguono però fino alle luci dell’alba. Lo stabile viene dichiarato inagibile, all’interno è tutto annerito, impossibile al momento quantificare i danni, ma i vigili che si sono avventurati dentro i locali raccontano che è andato quasi tutto distrutto. Una verifica più accurata sarà effettuata nelle prossime ore, al momento non è possile nemmeno giudicare se l’incendio sia di origine dolosa o accidentale. I rilievi sono stati effettuati dal personale del Gabinetto regionale di Polizia Scientifica, diretto dal vicequestore aggiunto Enzo Coccoli. Il ristorante “L’Epoche” risulta gestito da due soci reggini, mentre la proprietà dell’immobile sarebbe di un farmacista di Roma. La villa era stata ristrutturata un paio d’anni fa, per inaugurarvi il ristorante.
Fabio Papalia
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