Reggio Calabria. La decisione del Tar di Reggio Calabria, che – su ricorso presentato dal comune – ha sospeso le deliberazioni della giunta provinciale relative al piano di dimensionamento scolastico, conferma la giustezza delle posizioni assunte dal Prc e dal Pdci in seno alla maggioranza provinciale, rendendo piena giustizia alla contrarietà espressa sia dagli assessori che dai consiglieri provinciali dei nostri partiti.
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Nella sostanza, il Tar ha dichiarato sospese le deliberazioni di giunta provinciale del 30.12.08 e del 12.01.09 (e anche alcuni atti di competenza regionale), ritenendo assolutamente «insuperabile la censura di incompetenza della giunta provinciale nell’adozione del piano (…) in considerazione della natura di atto programmatorio del piano stesso e del disposto dell’art. 42 del Tuel che demanda al consiglio l’adozione di atti di tale natura». Nonostante le polemiche di parte della giunta e della maggioranza provinciali, avevamo piena ragione – politica e giuridica – nel sostenere che il piano dovesse essere vagliato e approvato dal consiglio, avevamo piena ragione nell’assumere una posizione di contrasto all’interno dell’esecutivo del presidente Morabito e della maggioranza consiliare. Anche perché, il piano stesso nasce dai diktat del ministro Gelmini e della sua scellerata politica di graduale distruzione della scuola pubblica, una politica che produrrà conseguenza estremamente negative sul fronte occupazionale in Calabria e nel Sud. Ora, in base a quanto disposto dai giudici del Tar, la provincia dovrà rideterminarsi in merito al piano di dimensionamento scolastico, coinvolgendo in prima persona il consiglio provinciale e affrontando nel merito le scelte di razionalizzazione della rete scolastica reggina. Noi riteniamo che vi siano le condizioni – sia sul piano politico-amministrativo che su quello delle prerogative riconosciute dalla normativa vigente – per migliorare sensibilmente il piano, evitando la riduzione delle autonomie scolastiche e difendendo gli interessi dei piccoli centri della nostra provincia. Abbiamo già indicato nelle scorse settimane un potenziale strumento legislativo da utilizzare, ovvero la deroga prevista dall’art. 2 comma 7 del Dpr n. 233 del 18 Giugno 1998, decreto di pubblicazione del “Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti”. Recita testualmente il su menzionato comma 7: “nelle province il cui territorio è per almeno un terzo montano (come per la provincia di Reggio Calabria, nostra nota), in cui le condizioni di viabilità statale e provinciale siano disagevoli e in cui vi sia dispersione e rarefazione di insediamenti abitativi sono concesse deroghe automatiche agli indici di riferimento previsti dal comma 2”, ovvero deroghe automatiche alla forbice di 500 / 900 alunni entro la quale è possibile riconoscere l’autonomia scolastica dei vari istituti. Invitiamo, quindi, il presidente Morabito e l’assessore alla pubblica istruzione Nucera a valutare attentamente – di concerto con la maggioranza consiliare di centrosinistra che sostiene la giunta provinciale e aprendo un’ampia consultazione con le comunità locali, le rappresentanze degli studenti e degli operatori scolastici, le forze sindacali, tutte le possibilità offerte dalla politica e dalla legislazione e finalizzate alla piena tutela degli interessi del nostro territorio e delle nostre comunità. Il Prc e il Pdci si muoveranno su questa direzione, nel vincolo di solidarietà che ci lega alla maggioranza provinciale ma anche nell’autonomìa di dissentire in maniera trasparente quando la situazione lo richiede. Se il presidente Morabito e l’assessore Nucera avessero ascoltato le contestazioni, motivate nel dettaglio, mosse dai nostri partiti e dai nostri rappresentanti a Palazzo Foti, probabilmente avremmo evitato lo stop del Tar, adottando un piano più consono alle esigenze del territorio e pienamente rispondente ai canoni previsti dal testo unico degli enti locali.
Antonio Larosa (Segr. Prov. Prc)
Enzo Infantino (Segr. Prov. Pdci)