Il Pd festeggia Reggio “Città Metropolitana”

Reggio Calabria. In una gremita sala “Green” al Consiglio Regionale, circondato da un clima di tangibile entusiasmo, il Pd ieri sera ha celebrato lo storico traguardo della “Città Metropolitana” conquistato alla Camera dei Deputati solo pochi giorni fa, da Reggio Calabria. La festa, scandita dall’enorme slogan “Niente assistenzialismo, solo lo Stretto necessario”, è andata in scena alla presenza dei più convinti sostenitori, in casa Pd, di una battaglia politica che mai come in questa circostanza, ha visto in riva allo Stretto la realizzazione di una decisiva ed efficace collaborazione bipartisan fra le varie forze politiche locali e nazionali.

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Uno dopo l’altro infatti, hanno preso la parola il segretario provinciale del Pd, Giuseppe Strangio, la deputata Maria Grazia Laganà, prima firmataria dell’emendamento apportato alla legge sul federalismo e il presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Bova. Ed è stato lo stesso Strangio a proporre la cronologia degli eventi che nell’arco di pochi mesi hanno condotto all’importantissimo riconoscimento. «Già in occasione della vicenda legata al trasferimento dei Bronzi – ha ricordato Strangio Bova e Scopelliti sono riusciti a delineare una strategia comune e condivisa fra i due schieramenti mettendo sul piatto proprio la proposta della città metropolitana. Successivamente, si è creato sul nostro emendamento una forte e convinta coesione che ha raccolto anche le altre forze politiche». Ha espresso viva emozione nel suo intervento, Maria Grazia Laganà, ricordando il momento in cui il nome, Reggio Calabria, è apparso sul resoconto stenografico della Camera. «Finalmente – ha  detto la Laganà possiamo celebrare una storia nuova per la nostra provincia. È stato un lavoro lungo e denso di difficoltà, anche se condotto con grande amore e pazienza. Questo ha consentito anche di fare un grande lavoro di squadra, anteponendo gli interessi della nostra terra alle logiche di parte. La Città Metropolitana non è solo una realizzazione territoriale, ma deve essere e sono sicura, lo sarà, l’inizio del cambiamento». Cambiamento si, ma con l’occhio sempre rivolto all’obiettivo di più ampia portata, che da Reggio Città Metropolitana dovrà necessariamente condurre a quell’Area Metropolitana dello Stretto, da sempre chiodo fisso del presidente Bova. «L’ultimo tassello deve essere quello – ha ribadito il presidente del Consiglio Regionale in chiusura di assemblea – anche perché nei fatti quell’idea è già presente fra le due sponde. Ora occorre completare i vari passaggi che dalla ratifica del Senato via, via chiamerà in causa gli stessi cittadini con il referendum, fino alla Regione. Una volta abolita la Provincia poi, sarà possibile per i comuni dell’area entrare a far parte della nuova istituzione. Finalmente – ha concluso Bova – il nostro destino è tutto nelle nostre mani e se sapremo sfruttare al meglio questa opportunità, potremo davvero scrivere una pagina nuova per la provincia reggina».

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