Consigliere parità Pdl su “Città metropolitana”

Le Consigliere della Commissione Pari Opportunità del Comune di Reggio Calabria, appartenenti al “Popolo della libertà”, manifestando piena soddisfazione e orgoglio per l’approvazione, da parte della Commissione Bilancio e Finanze della Camera, dell’emendamento che attribuisce alla nostra Reggio, la qualifica di “Città metropolitana”, non possono esimersi dal riconoscere ed apprezzare il sinergico e trasversale impegno
di tutte forze politiche locali, capeggiate dall’instancabile e appassionata dedizione del sindaco della città, Giuseppe Scopelliti (Pdl) e dalla sensibilità del presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Bova (Pd). Unione convergente di forze che ha prodotto un risultato capace di dare ad una popolazione stanca e delusa, impotente e abbandonata al proprio destino, la speranza di un futuro di sviluppo. Ma, soprattutto, ha fornito una tangibile dimostrazione di come, ancora oggi, uomini e donne deontologicamente fedeli al proprio mandato istituzionale e capaci di sormontare gli steccati della sterile, litigiosa contrapposizione e dei veti partitici, a vantaggio del dialogo costruttivo, la politica possa concretizzare azioni a favore della comunità, onorando la sua originaria e nobile vocazione di “Arte di governare le società”. Proprio intorno alla scia di questo rinnovato entusiasmo e a questa strategia vincente bisogna coagulare le forze collettive per superare tutti gli ostacoli che, da ora innanzi, potranno frapporsi ad un favorevole iter legislativo del disegno di legge e alla sua conseguente approvazione in Senato. In tale ottica le Commissarie intendono cogliere l’occasione per porre all’attenzione della popolazione calabrese tutta, l’importanza che Reggio, ponte strategico di congiuntura con le diverse realtà del Mediterraneo, sia confermata “città metropolitana”, condizione basilare e primaria per la successiva conurbazione con la dirimpettaia Messina e la costituzione dell’Area metropolitana dello Stretto. Un’ aggregazione fisiologica, nei fatti esistente da sempre, di due aree divise e unite dal mare nella buona e nella cattiva sorte, costituenti un’unica e speculare area paesaggistica. Due distinte realtà amministrative e politiche, assimilate da: comunanza di storia, tradizioni, usi, costumi; potenzialità e deprivazioni; interazioni socio-culturali compensative tra le due sponde; bilaterale necessità di azioni volte a migliorare la qualità della vita; marginalizzazione regionale, nazionale ed internazionale per carenze strutturali. Ma, proprio nel momento in cui la grave recessione economica riverbera, nella nostra terra, i propri effetti amplificandoli al punto da mettere in mostra vecchie deficienze e nuove povertà, come per incanto, la perseveranza e l’oculatezza politica produce una magia: i punti di debolezza si trasformano in punti di forza, in energie positive, indispensabili per imprimere il cambiamento, un’inversione di tendenza al trend di sottosviluppo economico e sociale che ha caratterizzato per secoli la Calabria e la Sicilia. Le due città “cenerentola” delle rispettive regioni, sostenendosi vicendevolmente, potranno recitare un ruolo nuovo, diverso e inaspettato sul palcoscenico nazionale: riscattare lo sviluppo e l’economia delle proprie città, di riflesso, quello delle proprie regioni dall’insuccesso e dal discredito collettivo, assicurando ai propri figli un futuro dignitoso, degno di essere programmato e vissuto nelle proprie terre. La concretizzazione di queste possibilità passa, però, dalla maturità e dalla lungimiranza che la classe politica e la popolazione calabrese sapranno dimostrare nella circostanza, dalla capacità di mettere da parte azioni volte a rivendicazioni partitico-strumentali e a deprecabili diatribe campanilistiche, sostenendo invece unitariamente e con orgoglio l’approvazione definitiva del decreto in Senato. Solo attraverso questa condivisione sarà possibile inaugurare una nuova stagione di sviluppo che aiuterà tutti i calabresi ad uscire dalle difficoltà esistenziali che il gap economico del momento impone.
Le commissarie: Annamaria Rosato- Caterina Papisca- Milena Raffa – Teresa Calabrò- Maria Martino- Caterina Pitasi- Maria Grazia Marra- Paola Lemma- Francesca Tripodi- Domenica Panzera- Silvana Vaccaro. (Roto San Giorgio)
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