Reggio Calabria. Il presidente Bruno Censore ha dato avvio oggi alla seduta della VI Commissione “Affari dell’Unione Europea e relazioni con l’estero”, all’ordine del giorno due provvedimenti: la presa d’atto dei criteri di selezione del Por Calabria Fesr 2007/2013, approvati dal Comitato di sorveglianza e l’Accordo di Programma Quadro Ricerca Scientifica e innovazione tecnologica – I atto – Direttive di Attuazione per il sostegno alla domanda di innovazione nel Settore Agroalimentare “. Ai lavori hanno partecipano Salvatore Orlando, Autorità di gestione per i fondi comunitari ed Giuseppe Rossi, dirigente Settore Ricerca del Dipartimento 11 Cultura e Ricerca della Regione Calabria.
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La Commissione ha espresso parere favorevole sull’Accordo di programma quadro ricerca scientifica e innovazione tecnologica – I atto – Direttive di Attuazione per il sostegno alla domanda di innovazione nel Settore Agroalimentare. «Considero proficua la seduta odierna che ha dato vita a due momenti diversi. In merito alla presa d’atto dei criteri di selezione del Por Calabria Fers 2007-2013, approvati dal Comitato di sorveglianza, va sottolineato come la definizione degli stessi sia avvenuta in modo compiuto, considerato che il dettaglio fornito, tanto per i requisiti di ammissibilità sostanziale delle operazioni quanto per i criteri di valutazione, consentirà all’amministrazione regionale di disporre di quegli elementi di giudizio necessari per individuare progetti, innanzitutto coerenti con l’ordinamento comunitario, e che garantiscono un più immediato raggiungimento degli obiettivi operativi definiti nel Por Calabria Fers 2007-2013. La presa d’atto dei criteri completa l’attività di programmazione e consente all’amministrazione regionale di dare rapida attuazione alla selezione dei progetti. Quanto al secondo punto all’ordine del giorno, ovvero l’Accordo di programma quadro ricerca scientifica e innovazione tecnologica – I atto – direttive di attuazione per il sostegno alla domanda di innovazione nel settore agroalimentare, sul quale la Commissione ha espresso il suo parere, si tratta di un atto amministrativo che definisce le regole giuridiche per attuare gli interventi previsti, individuando, in stretta coerenza con l’articolo 1 comma 6 della legge regionale n. 40/2008 i soggetti beneficiari e le condizioni di ammissibilità; i settori di attività ammissibili; le tipologie di progetti; le spese ammissibili; le forme e le intensità di aiuto; i criteri di valutazione; le modalità di presentazione, valutazione e selezione delle domande; le procedure di attuazione. Certamente, è importante fare alcune considerazioni sull’innovazione e sulla ricerca per le quali la Calabria ha aumentato il volume di investimenti con la volontà di accrescere la cultura d’impresa. La lettura dei documenti europei, nazionali e regionali ci fa ritenere che il settore pubblico, a vari livelli, intenda investire una quota significativa delle proprie risorse finanziarie in questi settori. In questa direzione, rientra la cosidetta strategia di Lisbona del 2000, seppure revisionata nel corso di questi anni, ha mantenuto inalterato l’obiettivo di portare gli investimenti al 3% del prodotto interno lordo; ancora, a livello regionale, si è convenuto che il Por Calabria Fers destinasse all’asse per la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e società dell’informazione ben il 10% (circa 300 milioni di euro) delle risorse complessive disponibili. È chiaro, adesso, che questa disponibilità di risorse finanziarie crescenti deve, quindi, responsabilizzare tutti e portare verso l’assunzione di scelte e comportamenti coerenti per costruire un’efficace politica di ricerca ed innovazione».
«Se il potenziamento dell’innovazione nei sistemi produttivi tradizionali e lo sviluppo di filiere ad alta tecnologia mediante la valorizzazione dei giovani ricercatori costituisce per la Calabria il vero volano di sviluppo, purtroppo ancora poco in questa direzione è stato fatto». È quanto afferma, invece, il consigliere regionale di Forza Italia-PdL, Alessandro Nicolò in merito all’Accordo di programma quadro ricerca Scientifica e innovazione tecnologica. «I dati – rilancia Nicolò – parlano chiaro: siamo la penultima regione italiana in graduatoria per investimenti nell’ambito della ricerca, un trend assolutamente inaccettabile per garantire un futuro di competitività al sistema Calabria. Persistono una serie di criticità nella valorizzazione di prodotti locali come le arance e l’olio che potrebbero essere ampiamente superate dal contributo di conoscenza delle Università e dalla ricerca applicata alla produzione. Fondamentale in questo senso – sottolinea ancora Alessandro Nicolò – dare vita ad una relazione e collaborazione permanente tra Università ed imprese locali. Auspica infine, il consigliere regionale di Forza Italia-Pdl che nell’attuazione di questo Apq, la Giunta punti anche alla valorizzazione delle peculiarità del territorio della provincia reggina come le olive, il bergamotto e le arance».