Reggio Calabria. Si erano lasciati con l’arrivederci alla sede di Gebbione per una riunione del coordinamento di tutti i presidenti delle quindici circoscrizioni. L’incontro fissato ieri sera alla Quinta, però, è saltato perché, nel frattempo, tutti e 15 i presidenti sono stati “chiamati” a Palazzo San Giorgio, sempre ieri sera alle ore 18,30, per un incontro con il sindaco Giuseppe Scopelliti. Durante l’incontro, rigorosamente a porte chiuse, il primo cittadino ha esortato i quindici presidenti a mettere una pietra sopra alla vicenda che li ha visti protagonisti di uno scontro diplomatico-istituzionale con il consigliere Michele Marcianò (Pdl), delegato al decentramento.
Motivo dello scontro le dichiarazioni, giudicate “offensive” e “irriguardose” che il consigliere Marcianò ha rilasciato al settimanale “Panorama”. Il termine “galoppini”, col quale Marcianò aveva definito i presidenti, aveva provocato la stizzita reazione dei quindici, che nel corso di una precedente riunione del coordinamento avevano chiesto al sindaco, nero su bianco, la revoca della delega a Marcianò. «Non ci sentiamo rappresentati» aveva affermato Giuseppe Eraclini (Sbarre), e ancora: «Sulla richiesta di revoca non faremo un passo indietro, nemmeno se ce lo chiede il sindaco Scopelliti in persona» aveva tuonato Giuseppe Altobruno (Centro Storico).
Accomunati adesso tutti quelli del centrodestra sotto l’unico ombrello del Partito delle Libertà, il sindaco Scopelliti ha dovuto mettere in campo tutta la sua capacità di “moral suasion” per stemperare i toni, anche con i presidenti di centrosinistra. Le parole distensive pronunciate da Scopelliti, «i cittadini non capirebbero», sembra abbiano convinto proprio tutti, anche i più riottosi, a più miti consigli. Giusto il tempo di metabolizzare l’iniezione di “fair play” e nei prossimi giorni seguirà, sempre presieduto dal sindaco Scopelliti, un nuovo incontro alla presenza dello stesso Michele Marcianò, durante il quale dovrebbe essere siglata ufficialmente la “pax Scopellitiana” tra i presidenti e il consigliere comunale.
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