Il segretario generale della Cisl Calabria, Luigi Sbarra, boccia senza appello la possibilità di reintrodurre il ticket, sopratutto per le fasce deboli della popolazione. Un monito che arriva non a caso in concomitanza con il piano di rientro del Sistema Sanitario calabrese, approvato della Giunta regionale ed inviato all’esame del consiglio regionale. “Il sistema sanitario regionale – dice Sbarra – è da rivedere profondamente, serve una svolta vera, serve coraggio nel processo di riforma , occorre garantire il diritto alla salute che in Calabria viene negato come dimostrano le statistiche sul bassissimo gradimento dei calabresi rispetto ai servizi sanitari e sociali”.[ad#ad-1]
Sbarra nel suo intervento parla anche in termini di debito finanziario accumulato dalla sanità calabrese, pari per “gli anni 2001/2008 a 2,2 miliardi di euro. Conseguenza di precise responsabilità della politica, continua Sbarra, in una logica bipartisan Centrodestra e Centrosinistra, impegna oggi la classe dirigente calabrese ad ogni livello a trovare le soluzioni attraverso un Piano di Rientro”. Ad avviso del sindacalista “la Giunta regionale farebbe bene ad avviare una trattativa con il Governo Nazionale per contrattare interventi di rientro e di ripiano del debito rivendicando ad alta voce lo stesso trattamento che è stato riservato dai Governi Nazionali per sostenere i debiti delle Regioni Lazio, Molise, Abruzzo e Sicilia”. Obiettivo: “mettere in campo scelte e provvedimenti finalizzati a razionalizzare i costi, riordinare la rete ospedaliera, puntare alla medicina territoriale, abbattere le liste d’attesa, frenare la mobilità sanitaria, contenere la spesa farmaceutica, riqualificare il personale, adottare una rete informatica, equilibrare il rapporto pubblico – privato”.
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