Letto, firmato e sottoscritto. Dopo aver dedicato un minuto di silenzio ai morti per il terremoto in Abruzzo, un caloroso e lungo applauso del pubblico che ha preso parte all’iniziativa ha accolto le firme apposte al “Protocollo d’Intesa” dai rappresentanti del Consiglio regionale della Calabria e della Società “Dante Alighieri” di Quilmes, la città argentina di 700mila abitanti a un salto da Buenos Aires in cui la comunità dei calabresi è molto “presente, unita ed attiva”. Del “Protocollo d’Intesa” è parte anche l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. Ha partecipato all’evento, per il quale si è svolta una cerimonia solenne nel salone della “Dante Alighieri” per l’occasione gremito d’italiani d’origine non solo calabrese, oltre al vice Console di Quilmes, Vincenzo Vessato, il presidente del Consiglio comunale della città in cui è prodotta la birra nazionale (la Quilmes) Gustavo Filaretti.[ad#ad-1]
L’evento è stato considerato dal presidente della “Dante Alighieri” di Quilmes Gerardo Molluso (il cui padre è giunto in Argentina da Taurianova con i genitori ed i sette fratelli 60 anni fa) “straordinario per i passi avanti che consente di fare alla cultura dell’interscambio fra la folta comunità di calabresi della città argentina e la Calabria e anche per la dimostrazione che la Calabria, attraverso il suo Consiglio regionale, è in grado di onorare la parola data e di essere vicino a noi. Perciò faremo di tutto per non deludere nessuna delle aspettative”.
Obiettivo fondamentale del “Protocollo d’Intesa” è fare in modo che le radici italiane delle nuove generazioni all’estero – in questo caso nell’immensa Argentina – non appassiscano. E, anzi, siano irrobustite per consentire, soprattutto ai figli di calabresi emigrati, di sentirsi ancora italiani e alla Calabria di avere relazioni utili nei processi di svecchiamento del proprio impianto economico, sociale e culturale.
“Da questo indispensabile presupposto per la crescita di una regione del Sud italiano come la Calabria che insegue, spesso però in maniera retorica, il miglioramento delle sue relazioni con le tante Calabrie sparse nel mondo, nasce la firma a Quilmes, che ci ha consentito di vedere un’umanità così fisicamente distante dalla nostra regione eppure così vicina , per affetto, nostalgia e cultura alla Calabria più di tanti che non l’hanno mai lasciata”, ha detto il vicepresidente Antonio Borrello che guida la delegazione del Consiglio regionale impegnata in Argentina composta dai consiglieri regionali Franco Amendola, Bruno Censore e Maurizio Feraudo.
“Non si deve mai dimenticare la sofferenza di chi è partito – ha aggiunto Amendola – e nel vedere con quanta attenzione i calabresi d’Argentina guardano alla Calabria, credo che compito della Regione e dell’Italia sia quello di fare per loro molto di più”.
“Voi siete parte della Calabria migliore – ha detto Censore – e questo ‘Protocollo d’Intesa’ se è molto, in un momento in cui tante cose sembrano non funzionare,è decisamente ancora poco, rispetto al tanto che c’è da fare per migliorare le relazioni tra la Calabria e le sue comunità all’estero e a cui noi non vogliamo sottrarci. Un segnale importante su cui impegnarci tutti e di più”.
Per Feraudo “Occorre andare oltre le retorica dell’emigrazione nostalgica e affrontare la problematica dei contatti tra la Calabria e le sue comunità all’estero con piglio nuovo e concreto e soprattutto con fatti solidi come quello che il Consiglio regionale ha reso possibile ieri a Quilmes”.
La “Dante Alighieri”, associazione istituita nel 1889 grazie ad un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci (il presidente è Bruno Bottai e i vicepresidente sono Marella Agnelli, Alberto Arbasino, Gianni Letta e Paolo Peluffo), ha come scopo primario quello di “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana”.
Con essa il Consiglio regionale della Calabria, grazie anche al fatto che parte dei fondatori, dei professori e dei membri del consiglio direttivo e degli stessi allievi della Dante Alighieri di Quilmes sono di origine calabresi, ha iniziato ad avere rapporti lo scorso anno quando una sua delegazione è stata ricevuta a Reggio Calabria dal presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, che ha reso possibile la concretizzazione del ‘Protocollo d’Intesa’. Che, privo di ridondanze e di orpelli, va sobriamente ma efficacemente al sodo e, in sostanza, stabilisce, a chiare note, quanto e cosa, fin nel dettaglio, i tre protagonisti dell’evento debbano operativamente fare.
Il Comitato “Dante Alighieri” di Quilmes si impegna a favorire: la possibilità per docenti e/o collaboratori della Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria di tenere corsi di lingua, letteratura, arte e storia italiana presso la “Dante Alighieri” di Quilmes; la promozione di apposite iniziative per la diffusione, nel proprio territorio, dei programmi di studio e di qualunque altro progetto, opportunamente indicato, dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”di Reggio Calabria.
L’Università per Stranieri “Dante Alighieri”di Reggio Calabria si impegna a favorire: la partecipazione ai propri corsi di studio di studenti di origine calabrese che frequentano i corsi di lingua italiana, come in premessa descritti, presso il Comitato “Dante Alighieri” di Quilmes; la partecipazione di insegnanti del Comitato “Dante Alighieri” a Corsi di perfezionamento presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, e di propri docenti presso i corsi di detto Comitato; il riconoscimento agli studenti, per le attività svolte nei periodi di mobilità, di un adeguato ammontare di crediti formativi sulla base di appositi programmi accademici di volta in volta concordati e del superamento di un esame finale nella forma prevista dai regolamenti didattici.
Il Consiglio regionale della Calabria si impegna a fornire, di volta in volta, la copertura finanziaria per i progetti di studio e/o di interscambio universitario, nell’ambito di uno sviluppo sempre maggiore delle relazioni con le comunità di calabresi all’estero, anche mediante l’istituzione di congrue borse di studio da riservare ai docenti e agli studenti interessati ai progetti di cui sopra. Il presidente Molluso ha spiegato che la “ Dante Alighieri di Quilmes ( sorta nel 1977) organizza corsi superiori di cultura italiana (studio della lingua, della letteratura dell’arte e della storia italiana) – della durata di quattro anni; corsi inferiori – per adulti – di lingua italiana – durata di tre anni; corsi per adolescenti e bambini e corsi di conversazione, nonché eventi sulla cultura italiana (cinema, conferenze, mostre) e che per il buon apprendimento della lingua italiana da parte degli allievi che partecipano ai corsi è fondamentale dare la possibilità ad alcuni di questi di partecipare a stages formativi presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria”.
Ufficio stampa Consiglio Regione Calabria