Saline Joniche. “Sino ad oggi, nel nostro Dipartimento non è mai pervenuta richiesta formale in merito alla situazione del Porto di Saline Joniche”. Ad annunciarlo è lo stesso direttore del Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria), Angelo Elio Fatta. Una risposta che arriva in riferimento alle notizie sui ritardi nei lavori di dragaggio del porto, che penalizzerebbero il comparto ittico locale. Aggiunge Fatta, nella nota, che solo ultimamente e “informalmente, è stata chiesta una eventuale disponibilità sulla caratterizzazione dei sedimenti.
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A tal proposito, abbiamo assicurato la massima collaborazione, non appena il responsabile del procedimento ci avesse fatto pervenire la richiesta con il relativo progetto”.Il dragaggio dei porti, ossia la rimozione dal fondo dei banchi di sabbia che si sono accumulati a causa del movimento provocato dalle correnti marine, aggiunge il Direttore Arpacal, è possibile solo a conclusione di una dettagliata procedura che coinvolge diversi enti, a vario titolo competenti, in cui Arpacal partecipa, con metodologia scientifica altrettanto dettagliata, alla fase di caratterizzazione dei sedimenti da rimuovere.