Motta San Giovanni. Il consigliere provinciale Giovanni Verduci rende noto che durante l’ultimo consiglio, ha presentato un’interrogazione all’assessore provinciale all’Ambiente Giuseppe Neri per avere informazioni sulle sorti della discarica sita in località Comunia Lazzaro di Motta San Giovanni. Nei mesi scorsi, dopo numerosi incontri e sollecitazioni del consigliere, dall’assessorato era giunta una prima e netta smentita alle voci che volevano una riapertura dell’impianto, sostenendo altresì che la discarica necessitasse di una bonifica e messa in sicurezza.
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Verduci, considerato che nei pressi dell’impianto si è avuto modo di accertare la continua presenza di tecnici e di consulenti di società interessate al trattamento dei rifiuti, avendo inoltre visionato progettazioni, già redatte ed in possesso dell’Ufficio del commissario, che nelle conclusioni auspicano un ampliamento per un volume di abbancamento complessivo di 500.000 mc, ha rappresentato all’assessore tutta la preoccupazione della comunità locale. La discarica, realizzata negli anni ’90 per le esigenze esclusive del territorio comunale, era servita, tra il dicembre del 2002 e i primi mesi del 2003, per risolvere l’emergenza ambientale che la città di Reggio Calabria stava attraversando a causa della chiusura dell’impianto di Fiumara di Muro. In quella occasione, su espressa richiesta dell’allora prefetto Goffredo Sottile, il sindaco Verduci aveva autorizzato l’apertura dell’impianto con la condizione che lo stesso fosse immediatamente bonificato e che l’episodio rimanesse tale, senza alcuna possibilità di futuro ripensamento. Oggi, l’assordante silenzio delle istituzioni competenti spaventa e pone qualche dubbio su quale sarà il futuro dell’impianto. «L’Assessore Neri sta lavorando bene – dichiara Verduci – bisogna dare atto del suo impegno per la soluzione dell’emergenza ambientale nel territorio provinciale. L’Osservatorio da lui voluto sta raggiungendo risultati importanti ma questo non deve modificare soluzioni già acquisite. Ho manifestato a Neri l’assoluta contrarietà a qualsiasi intervento che, magari attraverso una prima bonifica, miri a rendere agibile l’impianto per poi essere riaperto. Adesso è necessario fare fronte comune, in tal senso auspico un intervento deciso dell’Amministrazione Comunale». Il consigliere provinciale, ricordando le rumorose proteste che negli anni passati hanno visto protagonista la Pro Loco, le associazioni, i partiti politici, i gruppi consiliari e i residenti, è sicuro che l’intera comunità mottese non sopporterà un ulteriore sacrificio di tale natura. Verduci, al fine di avere piena contezza della vicenda ed evitare che, in silenzio, si decida la sorte di un territorio già tanto martoriato, lunedì presenterà formale richiesta di accesso agli atti al commissario per l’Emergenza Ambientale, all’assessore provinciale all’Ambiente, al sindaco del Città di Motta San Giovanni.